
Il tecnico crociato ritrova l’amico Gattuso. E spera di “vendicare” gli errori arbitrali dell’andata
“Sfidando il Milan ritrovo delle belle persone“. Parlava così, come ricorda La Gazzetta di Parma, Roberto D’Aversa prima della gara di andata tra Milan e Parma. Il riferimento era al tecnico dei rossoneri, Rino Gattuso, conosciuto agli inizi della carriera da giocatore tra le fila dei Diavoli.
“Ricordo ancora Gattuso che mi portava in giro a mangiare il pesce“, raccontava il tecnico crociato.
Tra i due però adesso c’è un conto in sospeso. Infatti se nell’ultima gara il Parma può ringraziare il Var per aver giustamente annullato un gol per fuorigioco al Sassuolo e aver assegnato un rigore altrettanto giusto ai crociati, lo stesso non vale per la gara di andata contro il Milan.
In quel caso la squadra di D’Aversa passò in vantaggio ma fu raggiunta da un gol di Cutrone sul quale era evidente la posizione in fuorigioco di Calhanoglu, giudicata evidentemente ininfluente dal Var. Non solo: poco dopo infatti sempre il Var sanzionò ingiustamente un fallo di mano di Bastoni.
Insomma, D’Aversa ha un conto in sospeso contro gli “amici” rossoneri. Che spera di saldare nel lunch match di domani.
