Il Parma di Scala nella stagione 1991-92 infilò due strisce uguali di segni X ma tra campionato e le Coppe. L’ultimo poker? Lo scorso anno con D’Aversa in B
Nell’era moderna dei tre punti, il pareggio è un brodino utile, soprattutto, a chi occupa una posizione rassicurante di vantaggio e deve centrare l’obiettivo. La stessa cosa che sta accadendo al Parma, autore di ben cinque segni X di fila contro Torino, Sassuolo, Milan, Chievo e Sampdoria. La nuova striscia record ha migliorato quella precedente che si era sempre fermata, in più occasioni, a quattro pari in stecca. L’ultima volta avvenne proprio lo scorso anno in serie B, quando la truppa di D’Aversa, in emergenza nel reparto offensivo, non andò oltre al punticino nelle sfide di fronte a Ternana (1-1), Cesena (0-0), Bari (0-0) e Spezia (0-0).
LA PAREGGITE NELL’AUTUNNO DEL ’91. Per ritrovare un periodo simile contraddistinto dalla “pareggite” bisogna risalire addirittura alla stagione 1991-92, la seconda in serie A (allora la vittoria valeva ancora due punti). All’epoca i ragazzi di Nevio Scala arrivarono a quota 5 in due momenti distinti nell’autunno del ’91 ma includendo sempre il campionato e le Coppe. La prima volta dal 15 settembre (2-2 col Napoli) fino al 2 ottobre del ’91, il giorno dell’eliminazione dalla Coppa Uefa ad opera del Cska Sofia in un filotto che incluse Cremonese (1-1), Foggia (1-1) e appunto il duplice scontro con la compagine bulgara (0-0 in trasferta e 1-1 al Tardini). Trascorse meno di un mese e la striscia ricominciò il 27 ottobre (0-0 guarda caso sempre col Torino tra le mura amiche) per terminare il successivo 24 novembre (1-1 interno al cospetto dell’Inter), inframezzati dagli altri X di Fiorentina (0-0 nell’andata degli ottavi di Coppa Italia poi vinta in finale sulla Juve), Verona (1-1) e Cagliari (0-0).
