La Gazzetta di Parma, in edicola oggi, chiede al presidente di fidarsi – come per il Barolo nelle Langhe – degli enologi: “Assecondate Iachini, che forse ne sa più di Ribalta e Pederzoli di Serie B”
Un atteggiamento imperdonabile e incomprensibile di troppi giocatori. Nel ‘Commento a caldo’ de La Gazzetta di Parma emergono considerazioni che vanno al di là dell’aspetto tattico ed evidenziano come i calciatori del Parma siano “molli, leziosi, perfino supponenti, anche adesso che al timone c’è un tecnico sulla cui voglia di concretezza non si può dubitare. Un atteggiamento suicida in Serie B, dove compattezza e voglia hanno sempre colmato tanti gap tecnici”.
Danilo in conferenza ieri sera, dopo la partita, ci ha messo il carico: “Da quando sono a Parma che sento dire che siamo forti. Non è vero”. E a vedere la classifica sembrerebbe aver ragione il brasiliano. “C’è Buffon, fuori categoria, e c’è Vazquez che però passeggia – si legge su La Gazzetta di Parma -. Poi i vari Man, Mihaila, Brunetta, ci hanno accompagnato in B e ora alle soglie del play out. Vogliamo davvero parlare di superiorità tecnica del Parma? Meglio smetterla e annotare solo un’attitudine totalmente fallimentare verso le esigenze della Serie B.
Il peccato originale sta di sicuro nell’assemblaggio di un gruppo in cui troppe sono state le scommesse rispetto alla pressione del dover subito risalire in Serie A. Scommesse sin qui regolarmente perse”. In chiusura, un consiglio al presidente Krause. “Come per il Barolo, dopo aver acquistato le importanti cantine Vietti e Serafino nelle Langhe. Lasci lavorare l’enologo e, casomai, se non si fida di quelli che ha ne scelga uno di comprovata capacità. La Serie B è l’ultimo dei terreni in cui mettersi a inventare Iachini ha più idea di Maresca e forse anche di Ribalta e Pederzoli. A questo punto non resta che assecondarlo il più possibile”.