L’ormai ex centrocampista, accostato anche al Parma, annuncia il ritiro in un’intervista al Corriere dello Sport. “Esperienza surreale”
Riccardo Montolivo annuncia ufficialmente l’addìo al calcio giocato. L’ex centrocampista di Milan e Nazionale, accostato nelle scorse settimane anche al Parma, si sfoga nel corso di una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport e al Corriere della Sera in cui punta il dito contro i rossoneri, sua ultima squadra in carriera. “Io mi fermo qui. Resto a vivere a Milano con la mia famiglia. Cosa farò adesso non lo so, devo pensarci“.
INSPIEGABILE. “Un’esperienza surreale, mai nessuno mi ha dato una spiegazione. Contro la Fiorentina Gattuso preferì avanzare Calabria a centrocampo invece di schierare me e mi disse solo che non giocavo perchè non avevo minutaggio. Ma se non mi metteva mai dentro. Facevo il torello con la squadra poi mi mandavano ad allenare da solo o con Halilovic e i giovani della Primavera. Una volta mi convocarono per le assenze di Brescianini e Torrasi, due Primavera. Mi tolsero la fascia da un giorno all’altro e la diedero a Bonucci, appena arrivato: mi comunicarono che fu una decisione del presidente Yonghong Lì“.
AFFARI SALTATI. “Io non mi sono mai opposto al trasferimento ma le squadre che si avvicinavano poi avevano paura che mi fossi infortunato. Non giocavo mai ma stavo benissimo, i dati di Milan Lab lo confermano“.
NIENTE GUERRA. “Se avessi fatto la guerra probabilmente avrei ottenuto qualcosa ma non mi sarei più potuto guardare allo specchio. Educazione e rispetto sono i valori con i quali sono cresciuto, li ho portati fino in fondo”.
