I sardi badano alla sostanza e si aggiudicano i primi tre punti in campionato raggiungendo in classifica i crociati poco decisi nei momenti chiave
Il Parma cade per la seconda volta tra le mura amiche contro il Cagliari, ben al di là dei propri demeriti. I sardi badano alla concretezza e conquistano i primi tre punti in campionato raggiungendo in classifica i crociati meno decisi in certi frangenti.
BUON APPROCCIO. Peccato perchè, come rimarca la Gazzetta di Parma, la truppa di D’Aversa aveva aggredito partita e avversario con un buon pressing portato in alto e velocità nel muovere la palla. L’occasione più ghiotta è il palo colpito da capitan Alves su punizione che non rende giustizia fino in fondo al netto predominio sui rossoblù.
CEPPITELLI SHOW. In vantaggio a sorpresa al 23′ grazie al primo centro di Ceppitelli, bravo a girare in rete un cross rasoterra di Nandez sporcato da Darmian. Lo stesso difensore, ex di turno, concede il bis al 39′ svettando indisturbato di testa sulla pennellata di Cigarini da fermo.
ASSALTO. Nella ripresa Olsen si esalta di piede su Kulusevski poi si deve inchinare alla volée vincente sottomisura di Barillà, servito in mezzo all’area dall’intraprendente Darmian. E’ il momento di maggior pressione del Parma che sfiora il 2-2 con Gagliolo e Gervinho, entrambi ipnotizzati dal portiere ospite.
TRIS. D’Aversa getta nella mischia il duo Pezzella–Cornelius e passa al 3-4-1-2 ma subito dopo Gagliolo perde un brutto pallone sulla trequarti innescando il contropiede di Simeone che in diagonale dai sedici metri infila ancora Sepe. Poi nel finale sale in cattedra la Var, tra i due gol annullati a Alves e Pedro e il rigore concesso e poi revocato ai padroni di casa a causa di un presunto fallo di mani del neoentrato Klavan.
DIFESA DA REGISTRARE. L’enfasi sulla costruzione di un gioco degno di tale nome non deve disgiungersi dall’attenzione e dalla ferocia in fase difensiva, prerogative venute meno in occasione dei gol incassati.
