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Le 5 radiocronache che hanno fatto entrare Luca Bertelli nel cuore dei tifosi gialloblù

Il radiocronista ufficiale del Parma lascia dopo sei stagioni a seguito dei crociati: dalla possibile Europa League alla Serie D, fino al ritorno in A. Un viaggio da vivere tutto d’un fiato

Siamo di parte, lo ammettiamo subito. Essere di parte quando si parla di Luca Bertelli, però, non ha nulla a che vedere con le questioni di tifo. Essere di parte, nel suo caso, significa saper apprezzare fino in fondo quei momenti in cui il cuore salta un battito, la voce graffia e in un grido di liberazione assapori il retrogusto agrodolce di una lacrima.

Il calcio, il Parma e le radiocronache di Luca nel corso di questi sette anni sono parsi soltanto la via più breve per giungere sino a quel punto. Lì dove si maledice il giorno in cui questa passione ci è entrata nelle vene, lì dove – per la stessa ragione – si benedice il medesimo momento. Luca Bertelli continuerà altrove ad alimentare questo fuoco, a dispensare perle e saltare di sport in sport. Dal basket, l’altra sua grande passione, al tennis, passando dall’atletica al golf con scioltezza. Il tutto condito da un’ironia che illumina anche i giorni un po’ così. E qua si rischia di non parlare più di calcio, di lavoro: ma il limite sottile è facile da scavallare e a noi non resterà altro che riavvolgere il nastro e sentire la pelle d’oca farsi strada. Ecco le cinque radiocronache che non potremo dimenticare, i cinque momenti in cui la voce di Radio Bruno è entrata nel cuore dei tifosi del Parma.

27 ottobre 2013, Parma-Milan 3-2: il gol di Parolo

Ogni storia d’amore che si rispetti ha bisogno di una scintilla. Nel caso specifico, è un colpo di fulmine talmente abbagliante da accecare “l’ex” di turno del nostro. Il primo palpito si avverte sensibile al gol dell’1-0 di Marco Parolo, il secondo scossone giunge allo scadere del primo tempo con il raddoppio di Antonio Cassano. Ma è nel pieno recupero (al 94’ per l’esattezza) – lì dove ogni storia d’amore calcistica giunge al culmine o al collasso – che si ha l’esplosione. Un “Parolo” semplicemente infinito. E, soprattutto, il gol su punizione anticipato dalla profezia: “Se segna Parolo divento matto”. Inizio gioioso, fase centrale triste per la rimonta milanista e grido liberatorio finale. Non è forse questa una meravigliosa metafora dei sette anni di Bertelli da voce del Parma?

6 gennaio 2014, Parma-Torino 3-1: il gol di Lucarelli

In questa “top five” entrano per forza di cose soprattutto emozioni forti, quelle che squarciano la gola. Per rendere il giusto tributo all’ormai ex voce del Parma, però, è doveroso ricordarne la competenza. Che viene prima di tutto, anche dei gol narrati. L’esempio migliore è forse la splendida anticipazione del tacco di Lucarelli contro il Torino. “Sembravamo Nostradamus”, la chiosa con la consueta ironia. No, è “solo” che Bertelli di calcio ne capisce…

11 aprile 2015, Parma-Juventus 1-0: il gol di Mauri

Sono passati soltanto quattro anni, eppure sembra una vita. Cliccate sul link che troverete alla fine di queste parole, però, e immediatamente la pelle d’oca l’avrà vinta su ogni vostra resistenza. Un evento sportivo leggendario, una radiocronaca che non ha nulla da invidiare alla realtà raccontata. Sono passati quattro anni, ok. Ma ancora non abbiamo capito se preferiamo uno dei tre momenti topici di quella radiocronaca. Meglio quando Luca si esalta con il “più piccolo di tutti, il più forte di tutti” o forse quando grida “stai seduto Allegri”?

19 dicembre 2016, Reggiana-Parma 0-2: il gol di Baraye

“Baraye, la vecchia guardia, ancora loro: dopo Giorgino, Baraye”. Decibel inauditi per un’emozione attesa 19 anni. Se la rinascita del Parma ha avuto un momento di svolta, quello è stato la notte di Reggio Emilia. L’autentica “sliding door” nel crocevia per la Serie A. Come sarebbe andata a finire se fosse finita male? Non vogliamo nemmeno immaginarlo. Così come non possiamo immaginare un’altra voce per raccontare quei momenti indelebili. “Il Natale crociato non è il 25 dicembre, il Natale crociato è oggi”. Chapeau.

13 giugno 2017, Parma-Pordenone 1-1 (6-5 d.c.r.): i rigori

Para Frattali”, ripetuto sette volte. Poi la lunga rincorsa al dischetto di Alessandro Lucarelli. “Mi alzo in piedi, il capitano contro Tomei. Con il mancino”. Il resto è gioia, grida, passione. Nella tensione di una notte infinita a Firenze. Sarà anche vero che, come hai detto tu quella sera, il Parma tiha tolto qualche anno di vita”. Li ha tolti a molti. Ma viverli con te ha dato parecchio gusto a tutta questa insensata e meravigliosa follia.

Questa è la nostra personale “hit parade” di Luca Bertelli. Qual è la radiocronaca che non potete dimenticare?

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