I crociati si presentano all’Olimpico nell’ultima partita di campionato con la salvezza già in tasca. D’Aversa vara il turnover
Da quando è a Parma, ovvero dal dicembre 2016, una vigilia come questa Roberto D’Aversa non l’aveva mai vissuta. A parte qualche partita di fine stagione in serie D, a campionato acquisito, i crociati dal momento della loro rinascita si sono sempre giocati qualcosa d’importante. Parte da qui l’analisi della Gazzetta di Parma alla vigilia dell’ultimo impegno di campionato in casa della Roma, da affrontare senza troppi patemi con la salvezza già in tasca.
DIFFICOLTA’. La gioia per il traguardo raggiunto non deve, però, far dimenticare le enormi difficoltà vissute nel girone di ritorno. Che non si possono imputare solo agli infortuni, già presenti nella prima parte, bensì anche a limiti importanti sotto tanti aspetti che dovranno essere limati fin dall’estate.
TURNOVER. In tal senso non bisogna attendersi molto dalla trasferta odierna, in cui ci sarà ampio spazio per il turnover. Giocheranno di sicuro Frattali e Gobbi, forse vedremo all’opera, dall’inizio o a gara in corso, Dezi e Machin. In un’atmosfera strana divisa tra le flebili speranze Champions della Roma e la grande festa dedicata al capitano De Rossi al passo d’addìo assieme, tra gli altri, al tecnico Ranieri. Un contesto particolare che non deve offuscare in nessun modo l’impresa compiuta dal Parma.