L’ex centrocampista, che oggi vive in Florida dopo l’esperienza al Benevento, ha bellissime parole per la sua avventura al Parma
La Gazzetta dello Sport in edicola stamani ha intervistato Antonio Nocerino, come doppio ex della sfida tra Parma e Milan: «A Parma arrivai nel momento più duro della mia vita: in due mesi perdetti i miei genitori, volevo smettere. Lì sono rinato, ritrovare la passione contava più degli stipendi che non arrivavano. Perciò ringrazierò sempre Donadoni, persona speciale oltre che grande allenatore. Al Milan ho capito cosa significa giocare tra i campioni: gente come Ibra, Robinho e Seedorf si sentiva realizzata anche nel veder crescere un compagno meno dotato tecnicamente. Così diventa tutto più facile».
I pericoli da schivare sabato per il Milan?
«Il Parma è una squadra compatta, trascinata da un bel blocco di giocatori esperti, da Alves a Kucka e Gervinho. Partendo da sfavoriti sanno più liberi di testa».
La salvezza però va ancora conquistata.
«Inseguono un obiettivo vitale come il Milan, sarà una sfida apertissima. Non mi avventuro in pronostici, spero solo di rivedere entrambe a casa loro tra un anno: il Parma in A e il Milan in Champions».