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Braida: “Parma, D’Aversa ha fatto i miracoli”

Il direttore sportivo del Barcellona, doppio ex di Parma e Milan, esalta il tecnico: “Umile, raggiunge gli obiettivi. Sono legato a Ceresini”

Ariedo Braida da Parma è passato. Il suo gol nel recupero contro la Reggiana è stato festeggiato dai tifosi con una grande gioia. “Ancora me la ricordo. Mi è rimasta nel cuore. Per me Parma è la famiglia Ceresini. Ho un legame molto forte con Fulvio e con il Parma, malgrado ci abbia passato poco tempo – ha spiegato a ParmaToday.it – . Quando sono arrivato mi hanno accolto benissimo, mi hanno fatto sentire uno di casa. Come se mi avessero adottato. Non mi hanno mai fatto mancare nulla“.

GARA DIFFICILE –   “Sarà una partita difficile per tutte e due le squadre. Il Parma deve ancora fare qualche punto per la salvezza, il Milan ha fame e deve andare in Europa. Sarà una partita tosta, il Parma vorrà vincere, il Milan anche ma si affrontano due squadre che vivono momenti simili. Guidate da due miei allievi, diciamo così”.

D’AVERSA – “Lo conosco bene, dai tempi del settore giovanile del Milan. Un giocatore forte, un po’ ribelle ma forte. Un tecnico preparatissimo. Ho avuto modo di apprezzarlo anche nella sua prima esperienza da allenatore a Lanciano. Un ragazzo eccezionale, un mio allievo possiamo dire al quale sono legato. Sono andato spesso a trovarlo quando faceva l’allenatore e io ero ancora in Italia. Ha trovato il suo mondo ideale per lavorare e mettere in pratica i suoi principi. Lanciano lo ha aiutato moltissimo, è stato utile nel suo percorso di crescita. Dopo due promozioni di fila diciamo che è uno che raggiunge gli obiettivi”.

CRITICHE –  “Non è amato? Beh, nella vita, non solo nel calcio, ci si rende conto del valore di una persona quando non c’è più. Si ricordi una cosa: le persone vengono apprezzate quando se ne vanno. Quando ci sono tutti sembrano più bravi, a parole. Dei grandi attori, ad esempio. Non sarà un caso se si ricordano le qualità quando non ci sono più. Nel calcio tutti sappiamo tutto, tutti facciamo la formazione e tutti parliamo. Siamo tutti bravi allenatori. Però poi c’è da raggiungere gli obiettivi. Quando le cose non funzionano si cambiano gli allenatori. Questa è una vecchia regola del calcio. Non potendo cambiare la squadra si cambia l’allenatore”.

DS DEL MIRACOLO – “Se lo faccia raccontare da lui (ride ndc). Io posso dirle che Faggiano è un ragazzo umile, che ha fatto la gavetta, ha saputo trovare la sua dimensione e si è guadagnato il Parma con grandi risultati. Questa è una grande piazza per fare calcio. Faggiano conosce il mercato, sa muoversi nei meandri delle trattative e ha tanti amici. Conosce la materia, sa il fatto suo. E’ uno bravo, sono sicuro che con lui il Parma abbia fatto un affare. E’ a un passo dal raggiungere il suo obiettivo. Ci ho parlato a Viareggio, lo conosco da una vita. Fidatevi di lui”.



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