D’Aversa può riabbracciare lo sloveno e Nino: muscoli e corsa a disposizione del Parma che, contro l’Empoli ha bisogno di una sterzata
Per dare una scossa ai suoi, Roberto D’Aversa non è quasi mai ricorso ha un cambio tattico. Se non a partita in corso. Il suo credo rimane saldo, non può certo traballare di fronte a tre partite sbagliate. La gara di Empoli, a parere nostro, non sarà decisiva, così come non lo era decisiva quella di Cagliari, pur essendo il secondo dei match ball a disposizione del Parma.
Il primo era stato sprecato malamente in casa, contro la Spal, quando i crociati hanno sciupato l’occasione di strappare un pezzo del biglietto che gli garantisse un posto in platea anche l’anno prossimo. Adesso, contro l’Empoli prima e il Genoa dopo, il Parma è chiamato a svoltare, per forza. Per continuare a coltivare la speranza di una permanenza nella massima serie e chiudere una volta per tutte i conti. Serve una scossa, dicevamo, che può essere caratteriale e anche tattica. Da non escludere totalmente, perché – come ammesso dallo stesso tecnico dopo la gara con il Napoli, quando è passato al 3-4-3 (variante tattica Siligardi) – D’Aversa potrebbe ripetere l’esperimento con l’Empoli.
Ma non subito, come fece l’anno scorso, quando maturò al Castellani la più grande sconfitta dell’era D’Aversa. Magari a gara in corsa, ma molto dipenderà dalla partita che si delineerà. Il Parma, dall’alto dei suoi 29 punti, non ha certo l’obbligo di vincere, ma se dovesse farlo beh, aggiungerebbe veramente un grande mattone per la sua costruzione. I rientri di Stulac, che non sarà al 100% e di Barillà – risparmiato nella sfida con il Napoli perché diffidato – danno vigore al centrocampo crociato che ritrova in un solo colpo geometrie e fiato. Con Kucka a completare il reparto, D’Aversa si affiderà ai soliti Gervinho e Inglese, con il solito dubbio che riguarda Biabiany e Siligardi, con il secondo stavolta favorito sul primo.
Il recupero di Bastoni (il difensore ha fatto pochi allenamenti con la squadra), non metterà a repentaglio probabilmente la maglia da titolare di Gobbi, che il terzino si è guadagnato con lo spostamento di Gagliolo al centro. Accanto a Bruno Alves, chiamato a riprendersi dalle ultime apparizioni opache.
