L’ex direttore sportivo del Parma di Ghirardi, ora all’Atletico Madrid, tra poche ore affronterà la Juve negli ottavi di Champions
Vi ricordate di Andrea Berta, il primo direttore sportivo del Parma di Ghirardi? L’ex bancario di Orzinuovi ora fa il responsabile dell’area tecnica all’Atletico Madrid che stasera affronterà la Juventus negli ottavi di Champions League. Su di lui hanno messo gli occhi top club europei come Manchester United e Psg ma il rinnovo del Cholo Simeone fino al 2022 può essere sufficiente per farlo rimanere in Spagna e prolungare un matrimonio che finora ha portato in dote due finali di Champions, due Europa League, una Liga, due Supercoppe Europee e una Coppa del Re.
Non male per chi era partito dai campi d’Eccellenza e più precisamente dal Carpenedolo, condotto fino alla Seconda Divisione prima di seguire il presidente Ghirardi, suo amico di vecchia data, nell’ avventura al Parma. Dove Berta, spesso utilizzato da parafulmine, mise a segno, tra gli altri, i gli acquisti dei promettenti Mariga e Troest, ottenne l’immediata promozione in serie A dopo l’amara retrocessione dell’anno precedente ma poi fu oscurato dall’avvento di Pietro Leonardi interrompendo nel settembre del 2009 il rapporto professionale con l’allora patron bresciano. Un carattere un po’ schivo e il ruolo marginale, spesso e volentieri le decisioni finali spettavano a Ghirardi come dimostrano gli acquisti di Lucarelli e Reginaldo non troppo graditi al ds, non gli consentirono di farsi apprezzare fino in fondo dalla piazza ducale che poi potè solo ammirare la sua scalata verso l’Olimpo del calcio. Prima il triennio al Genoa (Kucka, Birsa, Veloso, Granqvist e Antonelli i suoi colpi principali) poi, grazie alla segnalazione di Jorge Mendes, procuratore di Cristiano Ronaldo, l’approdo a sorpresa sull’altra riva del Manzanarre.
Qui in pochi anni si è guadagnato l’appellativo di “milagroso”, il miracoloso Berta che, da sei anni a questa parte, ha firmato acquisti importanti del calibro di Oblak, Gimenez, Griezmann e Morata e vive in simbiosi con Simeone. Ora la prossima missione è quella di fermare la Juve di Cr7.