I soci parmigiani hanno introdotto nelle casse del Parma 11,7 milioni. E Lizhang? Se non paga il 30% della quota salta e perde la minoranza
Un versamento cash da circa 12 milioni effettuato nelle scorse ore è finito nelle casse del Parma. Mittente del bonifico: Nuovo Inizio, il gruppo che fa capo a Marco Ferrari, bravo a convincere gli altri sei soci a farsi carico di una squadra di calcio, finanziarla e portarla avanti anche nelle difficoltà. Poche, da quando i sette soci si sono appunti riuniti per dare vita a un Nuovo Inizio dopo l’onta (anche mediatica) di un fallimento mastodontico che aveva cancellato il Parma dagli annali, ma non dal cuore di migliaia di tifosi che hanno gioito molto in questi tre anni in cui gli imprenditori di Parma sono stati protagonisti silenti di una grande scalata.
Merito ai giocatori e agli allenatori che sono passati da qui in questi mesi, ma anche di una società che non ha fatto mancare – a detta anche dei protagonisti – nulla agli addetti ai lavori. Un regalo di compleanno che permette al Parma di fare festa anche dopo una brutta sconfitta come quella di Genova. Una festa mesta, certo, ma che ha un significato importante che va al di là dei meriti sportivi. La società adesso ha nelle casse 11,7 milioni di euro, versati interamente dai sette soci parmigiani che in un colpo solo, hanno immesso nel Parma più soldi di quanto Ghirardi abbia fatto nella vecchia gestione. Una mossa che mira a ripianare ogni tipo di perdita non solo alla chiusura della scorsa stagione, bensì al 31 dicembre 2018.
COSA CAMBIA PER LIZHANG? – Nuovo Inizio ha già versato anche la quota “cinese”, ovvero il 30% degli 11,7 milioni che rappresentano la totalità dell’aumento di capitale. Ora il gruppo di John, dovrà decidere come muoversi: versare il suo 30% (in quel caso i soldi verrebbero restituiti a Nuovo Inizio che li ha anticipati) e rimanere comunque in netta minoranza, oppure lasciar andare la barca, con la conseguente perdita delle proprie quote del Parma che scomparirebbero del tutto a favore dei sette.
Il Parma può vantare una solidità inedita nel panorama calcistico italiano. Un bel regalo di compleanno confezionato dai sette imprenditori parmigiani, guidati da Marco Ferrari e con un Pizzarotti alla presidenza. Non saranno certo imprenditori figli di un’elite del calcio, o nati per fare nuovo il mondo del pallone, ma anche questo gesto è sinonimo di buona gestione (visti i risultati) e di passione per la maglia.