L’amministratore delegato del Parma è intervenuto durante la presentazione della Mostra itinerante del Museo del Calcio di Coverciano, di scena in città dal 9 al 13 novembre
LA CLASSIFICA SI MUOVE. Il pareggio contro il Frosinone ha tracciato sul volto di quasi tutti, dirigenti compresi, un abbozzo di sorriso. Dopo due sconfitte consecutive, seppure contro Lazio e Atalanta, il Parma torna a muovere la classifica tracciando il solco tra le dirette concorrenti e se stessa. Sono ancora otto i punti di vantaggio sulla zona calda della classifica, a pari merito al penultimo posto ci sono proprio i ciociari e l’Empoli che ha appena esonerato Andreazzoli, sconfitto dai crociati che hanno dalla loro lo scontro diretto a favore. Nell’eventualità di un arrivo a pari punti potrebbe incidere sul computo. Ma è ancora presto per fare certi discorsi. Il dato allarmante è che il Parma non segna da 330′, all’asciutto dalla mezz’ora di Genova, quando Ceravolo è stato autore dell’ultima gioia sottoporta.
CARRA NON SI PREOCCUPA. Che ci sia un problema del gol è evidente, ma questo non preoccupa per ora Luca Carra, l’amministratore delegato intervenuto durante la presentazione della Mostra itinerante del Museo del Calcio di Coverciano, in scena a Parma dal 9 al 13 novembre. “Come sapete non entro mai nei discorsi tecnici. Ma in ogni caso questa astinenza non ci preoccupa affatto. Non sempre abbiamo avuto a disposizione tutti gli effettivi e questo può aver influito. Siamo comunque fiduciosi – ha detto il dirigente ducale, soffermandosi anche sulla situazione attuale della squadra – ci potevamo aspettare forse una vittoria domenica, ma il pareggio con il Frosinone ci consente di mantenere inalterata la distanza dalle altre che ci seguono. Abbiamo guadagnato anche un punto, le sconfitte delle dirette concorrenti sono sicuramente un vantaggio per noi. Era importante tornare a fare punti dopo due partite perse, anche se gli stop contro Lazio e Atalanta, che sono squadre forti, ci possono stare”.
LOTTA SERRATA FINO ALLA FINE. “Sappiamo che dobbiamo giocarcele tutte, da qui alla fine. Sabato abbiamo una partita contro una squadra più attrezzata della nostra che ovviamente corre per altri obiettivi. Il Torino è stato costruito per l’Europa League: noi dobbiamo giocarcele tutte fino in fondo, questo lo sappiamo“.