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È stata la mano di Pecchia: con lui il Parma è già nel futuro

È la seconda squadra con l’età media più bassa ed è prima in Serie B per numero di giocatori diversi mandati in rete: 16, come il Napoli Campione d’Italia

Manca ancora un mese per tirare le somme e capire, se in effetti, si potrà dire “È stata la mano di Pecchia“, ma è già visibile agli occhi di tutti come a Parma l’allenatore sia riuscito a trasformare un gruppo ‘informe’ e variegato di calciatori provenienti da 14 Paesi diversi in una squadra vera, in cui tutti lavorano l’uno per l’altro. E che adesso gioca per coronare il grande sogno di una città intera e del presidente Kyle Krause in persona: tornare in Serie A. “Quando dicevo che eravamo una squadra in costruzione qualcuno rideva e mi prendeva in giro” ha spiegato Pecchia dopo la vittoria di domenica per 2-0 sul Brescia, il trionfo numero quindici alla guida del Parma, il novantanovesimo da allenatore. Don Fabio punta la Spal per arrivare dritto a quota 100 e si toglie pure qualche sassolino dalle scarpe ora che il sentiero è più in discesa. “Le squadre si costruiscono nel tempo – ha detto l’avvocato di Formia – ci vogliono le partite e devi passare attraverso degli step”. C’è un dato che può rendere orgoglioso l’allenatore oltre che tutto il club. La squadra è seconda come età media dei giocatori in campo, dietro solo al Brescia: vanta infatti un’età media di 25,3 anni a partita tra titolari e subentrati (30 i giocatori impiegati). Un dato incoraggiante, nel solco della filosofia imposta dal patron Krause che vuole fare del Parma una nuova fucina di talenti. Il tempo dirà se ci riuscirà, per adesso sotto l’egida dell’allenatore sono diversi i giocatori migliorati nel rendimento. Un bel passo in avanti visto che per un paio di stagioni si è assistito a un triste scenario culminato con una retrocessione e un dodicesimo posto in Serie B. I sorrisi più grandi in questo senso: da Delprato a Camara, passando per Sohm che sembra aver trovato redenzione al terzo tentativo (sono state tre stagioni travagliate quelle dello svizzero a Parma) a Benedyczak che ha già segnato più del doppio dei gol messi insieme l’anno scorso, a Bernabé che aveva già fatto parlare di se in mezza stagione e adesso si sta confermando un uomo mercato. Un dato incoraggiante che lascia intravedere un futuro di rilievo sia a livello tecnico che di introiti economici, attraverso un contributo importante che la maggior parte dei ragazzi di Pecchia sta fornendo in campo.

In mediana, i giochi di equilibrio esaltano il dinamismo dello spagnolo ex City, protetto dal fosforo di Estevez e dai muscoli di Sohm. Proprio il 22enne sta trovando spazio nei meccanismi del nuovo Parma e sta disputando la sua migliore stagione da quando è nel Ducato. Sono già sei gli assist per i compagni tra campionato e Coppa Italia: numeri mai raggiunti prima. La missione è quella di entrare nel tabellino dei marcatori. Ci è finito in Serie A (gol all’Atalanta nella stagione della retrocessione), non ancora in Serie B. Sarebbe il diciassettesimo marcatore stagionale. Nessuna squadra in Serie B ha fatto meglio del Parma di Pecchia che ha mandato in gol 16 giocatori diversi (su 45 gol complessivi). Tra Serie A e Serie B solo l’Atalanta di Gasperini ne fa registrare di più: 18 con 55 gol fatti. Come il Napoli Campione d’Italia (16 giocatori diversi), la Fiorentina, la Roma di Mourinho e il Milan che si gioca l’accesso alla finale dell Champions League. E il finale è tutto da scrivere. 

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