
Il giornalista che abitualmente segue la Ternana parla anche del Parma. “Se non ti cali nella categoria diventa difficile risalire”
Per la rubrica “Penna in Trasferta” abbiamo intervistato il giornalista di CalcioFere.it, Emanuele Lombardini, che ha presentato la partita del Liberati tra Ternana e Parma. “La Ternana ci arriva consapevole dei propri limiti, la squadra in questo momento deve fronteggiare alcune situazioni legate a infortuni e un mercato in cui ne è uscita indebolita. C’è stata una frecciata a distanza tra allenatore e presidente, più che la questione societaria ci sono limiti, specialmente, in avanti dove si fatica a segnare. Serve il rientro di Donnarumma che, però, difficilmente avverrà dal 1′ contro il Parma. Siamo un po’ nel limbo e la coperta è un pochino corta poi il pari di Cosenza ha tarpato le ali dopo la buona prova col Modena“.
Che partita ci dobbiamo aspettare?
“Mi aspetto una partita in cui il Parma viene qui per fare punti, la Ternana vuole allungare la mini striscia positica ma sarà determinante l’atteggiamento. Nell’emergenza Andreazzoli ha avuto un paio di buone intuizioni come il rilancio di Ghiringhelli“.
Quale idea si è fatto sul Parma?
“E’ una squadra che scalpita, per blasone e storia meriterebbe sicuramente palcoscenici più prestigiosi ma questo non è più il campionato di serie B di quindici anni fa. Se non ti cali nella categoria e non trovi la spinta giusta diventa difficile risalire e per certe piazze può essere una frustrazione. Nessuno ti regala la vittoria anche se ti chiami Parma, Genoa e Cagliari“.
Come spiega l’esonero di Cristiano Lucarelli?
“Credo che con Lucarelli sia stato fatto un errore di fondo nel senso che il rapporto si era logorato già alla fine dello scorso campionato e la lettera d’intenti fu più una forzatura e un tentativo della società di metterlo alla porta. Ritengo che i tempi dell’esonero fossero sbagliati, è stata una mossa intempestiva: o lo mandavi via alla terza giornata dopo la sconfitta con il Modena oppure si doveva attendere almeno la fine del girone d’andata. Mandarlo via in quel modo all’improvviso ha un po’ destabilizzato l’ambiente, per di più a pochi giorni da una partita delicata”.
Cosa ha portato Andreazzoli?
“Andreazzoli ha portato un po’ d’ordine e permesso di ritrovare serenità all’interno dello spogliatoio. I frutti del suo lavoro si cominciano a vedere solo adesso, nonostante la dirigenza non abbia operato nel migliore dei modi sul mercato: manca un marcatore centrale sinistro e lui avrà il compito di motivare un gruppo in cui sono rimasti giocatori che sarebbero dovuti andare via. Alcune scelte del tecnico fatico un po’ a comprenderle, come aspettare il 70′ per fare i primi cambi ma ora dovrà essere bravo a valorizzare alcuni elementi”.
Qual è l’obiettivo stagionale?
“Credo che questa squadra abbia le qualità per centrare un piazzamento nei play-off, verosimilmente tra il sesto e l’ottavo posto”.
