Il presidente della FIGC: “Il mondo del pallone sta crescendo ed è pronto per nuovi progetti. Dopo la pandemia avremo una visione più moderna e proiettata verso il futuro”
La fine dell’anno è tempo di biascio per tutti e così il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha fatto il punto della situazione sul mondo del calcio italiano che ha vissuto un 2020 davvero complicato, ma che in alcuni momento ha anche saputo fare sistema: “Il campionato sta andando bene, è avvincente e sta tracciando qualche sorpresa. tutto questo è però privo del protagonista principale, il tifoso, e si vede, è uno spettacolo monco. Non so per quanto tempo ancora gli stadi resteranno chiusi, dipende dalla pandemia, vedremo se a gennaio ci potrà essere già un primo step, visto anche che riapriranno per esempio gli impianti da sci”.
La ricetta di Gravina per un calcio più moderno
Gravina, intervenuti ai microfoni Rai, ha tracciato le linee guida per il futuro: “La burocrazia va snellita, dobbiamo fare gli stadi per avere un calcio moderno e all’avanguardia, e oltre a questo servono investimenti anche sui settori giovanili. Servono impianti all’altezza per proseguire la crescita del nostro calcio. Dobbiamo facilitare le forme di investimento. La pandemia ha portato a grandi riflessioni. I momenti positivi che il calcio sta sviluppando sono oscurati dalla pandemia ma il mondo del pallone sta crescendo ed è pronto per nuovi progetti. Dopo la pandemia avremo una visione più moderna e proiettata verso il futuro“.