Il portiere del Genoa parla della recente positività al Covid-19 da cui ora è guarito. “Questa è una malattia subdola, poteva accadere a chiunque”
Il portiere del Genoa, Mattia Perin, ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica per parlare della sua recente positività al Covid-19 da cui ora è guarito. “Questa è una malattia subdola, la puoi prendere in taxi, oppure schiacciando il bottone di un ascensore. Nella mia famiglia sono tutti negativi. La verità è che in una dozzina di ore cambia il quadro clinico, neppure gli specialisti sanno molto del Covid-19“.
PIU’ RISPETTO. “La verità è che poteva accadere a chiunque. Di sicuro, se ci fossimo chiamati Real Madrid, Inter o Juventus, saremmo stati rispettati di più. Sia chiaro che la malattia non è mai una colpa, ma un’eventualità che accade agli esseri umani”.
REGOLE. “Siamo molto scrupolosi. Nessuno toglie la mascherina, rispettiamo regole e distanziamenti poi è chiaro che in campo veniamo a contatto, è inevitabile. Ma basta con i cliché del calciatore ricco, viziato, privilegiato e menefreghista. Ho letto giudizi molto superficiali“.