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Un anno fa la manita delle Womans Crociate vale la vittoria della Coppa Emilia (e il duplete…)

Il 19 maggio 2019 il Parma femminile surclassa le rivali di sempre dello Sporting Pievecella a poco più di un mese dalla promozione in serie C

(Luca Savarese da www.stadiotardini.it) – San Felice sul Panaro. Al netto della denominazione, il territorio comunale non è di fatto attraversato dal fiume. No problem, c’è altro che scorre. E’ l’entusiasmo, a fiotti, della rappresentativa femminile del Parma Calcio, che da poco aveva conquistato la promozione in Serie C, pronta e scalpitante per giocarsi la finale di Coppa Emilia. Lo sparring partner? Le rivali di sempre, ossia le ragazze reggiane dello Sporting Pievecella, rimontate e surclassate in Campionato. Viaggia forte la squadra di mister Andrea Bazzini. Un mesetto prima, domenica 7 aprile 2019, come si diceva, era arrivata la promozione in serie C, colta, come fanno le grandi corazzate, con tre turni d’anticipo. Come ogni finale che si rispetti, però, niente è scontato, tutto va conquistato, nella filigrana degli avvenimenti. La prima occasione è di marca reggiana, Gatta va via a Frati, la conclusione però è leggibile e Bonomo risponde presente. Il tempo di prendere le misure e il Parma crea pericoli: tiro di Fontanesi, di poco alto. Il Pievicella però è lì, sul pezzo e reattivo. Sola da omen nomen, è davvero troppo sola, quando supera Bonomo, sembra che la palla sia destinata a finire in rete la sua corsa, ma all’improvviso, Julienne Ngobi sembra una sorta di miscellanea tra Cannavaro e Thuram dei tempi d’oro e disinnesca la minaccia, vanificando la gioia, già abbozzata, delle rivali. E’ una bella partita, è una finale vera. Dopo un’azione di Lombardi che prima di tirare tergiversa un po’ troppo, ecco la legge del calcio, maschile o femminile che sia, non fa sconti, ma puntuale si ripete: chi sbaglia, poi becca il gol. Infatti un minuto dopo la palla giunge a Parizzi, che di mancino trova una parabola che non lascia scampo a Bonomo. Per le Crociate tutto da rifare, per il Pievecella tutto da sperare. Il Parma, tuttavia, ha il merito di non sparire dalle maglie della gara, di aspettare e provare a colpire. Quando mancano cinque minuti al riposo, Fragni va a battere un corner, Rossella Punzi si coordina manco fosse Valdanito Crespo e la palla esce di un soffio. Il Parma sfrutta al meglio l’intervallo, dove evidentemente mister Bazzini ricarica il morale delle sue ragazze. Il Pievecella, come il Milan ad Istanbul nella famigerata finale Champions del 2005, probabilmente apre anzitempo e prematuramente qualche boccia di champagne… Così la trama della gara diventa un autorevole crescendo Rosa-Crociato. La prima nota la suona Alice Lombardi, botta sotto il sette, un vero assolo. Ed il secondo tempo è iniziato da due minuti appena. La rete, è un’iniezione di consapevolezza. Le Crociate, iniziano il loro concerto. Punzi tira, traversa. Testa di Punzi, gol, ma il guardalinee invalida per fuori gioco. Dentro al gioco è invece il Parma, che stritola le dirimpettaie. Al 26’ Giulia Galvani rileva Noemi Santirocco. Proprio la Galvani inizia ad imperversare mettendo in ambasce la difesa avversaria, poi sembra Garrincha e ne salta addirittura tre in un colpo solo. Tira, ma è il portiere Grossi, una delle tante ex, a dire di no. Poi, la mossa che di fatto cambia la partita: sempre lei, l’ispiratissima Galvani, è messa giù da Calloni. Secondo giallo per la giocatrice del Pievicella e doccia anticipata. La stessa Galvani ha la possibilità di chiudere i conti, ma la palla vola alta. Bisogna ricorrere all’extra time: si è proprio una finale. coppa emilia parma vincitore 19 05 2019Il Parma ci prova, ma niente, la palla non ne vuol sapere di entrare. Lo fa al 10’. Botta di Fragni dalla distanza, Giorgia Terzoni sembra Pippo Inzaghi, intuisce che la palla arriva dalle sue parti e la mette dentro. Il terzo squillo è di Rossella Punzi, che servita da un’instancabile Galvani, controlla e buca Grossi. Come disse Pertini nel cuore della finale Mundial 82 tra Italia e Germania, qui le reggiane non le prendono più le Crociate, più cariche, più calde. Punzi si regala la doppietta personale ribadendo in rete, con un tap in di testa. Proprio ai titoli di coda, ecco il quinto acuto, lo segna, la regina del fotofinish, Ilenia Fontana (fu suo il gol numero 100 in campionato), abile a bucare di destro e sotto porta Grossi. La manita, è servita e il duplete pure. Il Parma Femminile, a maggio, come un tempo facevano i maschietti della prima squadra, alza al cielo la sua Coppa (che poi finirà assieme a quello della vittoria del Campionato di Eccellenza, nel Museo del Parma “Ernesto Ceresini”). Ha le orecchie piccole, quella Coppa, ma è un grande trionfo. Entrato nella storia del Parma. Luca Savarese (da www.stadiotardini.it)

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