L’ex tecnico del Parma: “Il protocollo presentato non è attuabile, serve qualche idea nuova sempre nel rispetto della sicurezza”
Mentre dal Governo tutto tace su una possibile data della ripresa del campionato, tra gli addetti ai lavori cresce il partito di coloro che sono favorevoli in merito al ritorno in campo, seppure con tutte le accortezze del caso. Tra questo c’è l’ex allenatore del Parma, Pietro Carmignani: “La priorità è tornare a giocare, ma bisogna imparare a convivere col Covid-19 e per farlo serve un clima di fiducia e serenità. Se la situazione dovesse migliorare nei prossimi 20 giorni si potrebbe pensare di tornare a giocare, ma se così non fosse si devono trovare altre soluzioni perché il calcio muove tantissimi interessi oltre che essere motivo di speranza per molti. Il campionato va finito, ma senza fretta“.
“Il calcio è nel caos, non si capisce nulla e ognuna tira l’acqua al suo mulino, senza trovare una soluzione generale – ha detto a Sportparma.com -. Il protocollo presentato non è attuabile, non si può pensare di tenere i giocatori in ritiro 30 o 60 giorni, serve qualche idea nuova sempre nel rispetto della sicurezza“.