Il presidente della Figc al Corriere dello Sport. “Bisogna rinviare l’Europeo ma ho fiducia di salvare i campionati. Dead line il 30 giugno”
Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, in un’intervista al Corriere dello Sport si mostra fiducioso sulla conclusione della stagione al momento sospesa a causa dell’emergenza coronavirus. Una delle prime condizioni indispensabili, almeno legate al mondo del calcio, è lo spostamento di Euro 2020. “L’Europeo fa da tappo allo slittamento quasi certo di molti campionati. Se non togli il tappo, la bottiglia esplode, con il rischio di perdere tutto. Tutti dobbiamo mettere prima la salute e poi far prevalere il buon senso. E il buon senso dice che difendere un solo grande evento europeo, programmato per giugno, sarebbe un errore strategico“.
CAMPIONATI. “Ho fiducia di salvare i campionati. Abbiamo la dead line del 30 giugno. Scadono contratti, assicurazioni, licenze. Finisce l’anno calcistico. Andare oltre significa introdurre modifiche regolamentari del tutto eccezionali“.
TEMPO NECESSARIO. “Serviranno dai 45 ai 60 giorni. In due mesi portiamo tutto a termine con certezza. Se pure iniziamo a maggio, si può fare. Credo che aprile sarà ancora in parte un mese di sofferenza e in parte di accompagnamento alla ripresa delle attività“.
NO ANNULLAMENTO. “Rinunciare a promozioni e retrocessioni sarebbe una violazione degli interessi soggettivi di tante società. Penso che congelare la classifica sia un errore da evitare. Il valore della competizione va salvaguardato. Dobbiamo dare delle chance a chi ha investito tanto su un obiettivo sportivo. Portarci avanti col campionato e finirlo, se possibile“.
ALTERNATIVA. “E se non fosse possibile bisogna trovare una formula che salvi la competizione. Ho suggerito l’ipotesi di play-off e play-out invitando, allo stesso tempo, le Leghe a farmi le loro proposte. Le regole vanno fissate subito, prima di ricominciare a giocare. E l’ultima parola spetta alla Federazione“.
