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ESCLUSIVA FP – Pizzi: “Parma da parte sinistra della classifica”

Il doppio ex gioca a ForzaParma la partita di sabato al San Paolo. “Sarà difficile per entrambe, il cambio d’allenatore può scuotere il Napoli”

Fausto Pizzi, tornato in Italia dopo l’esperienza in Cina, ha piantato le radici a Parma. Prima nelle vesti di calciatore (indimenticabile il coro dei tifosi “sai chi è quel giocatore che quando gioca è meglio di Pelè..?”), poi da allenatore delle giovanili fino alla Primavera e, infine, dal luglio 2015 al 2018 in qualità di responsabile del vivaio completamente da ricostruire all’indomani del fallimento e della ripartenza dai dilettanti. Ma nel 1995-96, in uno degli anni migliori della carriera, aveva saputo farsi apprezzare anche con la maglia del Napoli segnando uno dei suoi tre gol proprio contro il Parma nell’1-1 fissato dall’altro doppio ex Zola. ForzaParma ha contattato Pizzi in esclusiva per giocare in anticipo la sfida di sabato pomeriggio al San Paolo. “Sarà una partita difficile per entrambe, il Parma fuori casa è da prendere con le dovute cautele perchè sa soffrire e ripartire bene negli spazi. Ma il Napoli ha vissuto in settimana il cambio d’allenatore e la qualificazione agli ottavi di Champions che potrebbero rilanciarlo e dare una svolta stagionale“.

Come giudica il passaggio da Ancelotti a Gattuso?

Innanzitutto, coinvolge due persone che stimo in modo particolare. Ancelotti è il miglior allenatore che ho avuto seppur per un brevissimo periodo a Parma, con Rino siamo amici dai tempi di Perugia e abbiamo frequentato insieme il corso a Coverciano. Sono contento abbia un’occasione in una piazza importante che vive di calcio. La rosa ha un contenuto tecnico elevato, deve esser successo qualcosa di strano nel rapporto tra società, staff e giocatori. E’ inspiegabile che sia lì in quella posizione di classifica, solo chi vive dentro lo spogliatoio conosce i reali motivi“.

Se l’aspettava il Parma settimo a pari punti?

Anche quest’anno è stato fatto un grande lavoro da parte di tutti, da società, direttore sportivo fino a mister D’Aversa che, in mezzo a tante difficoltà legate agli infortuni, ha tirato fuori il massimo da tutti i giocatori. Dei grandi professionisti che hanno sempre onorato la maglia“.

Crede che si possa puntare più in alto?

Ci vuole un po’ di fortuna, occorre recuperare le forze fresche e chi è attualmente fermo ai box però per il potenziale mostrato finora sono convinto possa continuare a questi livelli e confermarsi nella parte sinistra della classifica. Che sarebbe uno straordinario risultato”.

Quanto la rendono orgoglioso i giovani in prima squadra?

Corvi è stato il primo giocatore al quale ho fatto sottoscrivere il contratto subito dopo la rinascita. Redi Kasa lo avevamo perso nel “vecchio” Parma e mi fa piacere sia rientrato, bello vedere anche Drissa Camara già convocato più volte in prima squadra. Significa che si erano gettate buone basi e si sta proseguendo nel solco del lavoro che avevamo iniziato, praticamente da zero, quattro anni fa. Se il Parma riuscisse a costruirsi qualche giocatore in casa ne trarrebbe indubbi benefici dal punto di vista tecnico ed economico“.

Cosa hanno rappresentato Parma e Napoli per lei?

Sono state due piazze importantissime. Parma mi ha regalato i primi successi sportivi da calciatore, qua sono cresciuto come persona, allenatore e dirigente e vivo tuttora. La posso considerare la mia città. Quella di Napoli fu un’esperienza bellissima, favolosa: in un momento societario piuttosto complicato la squadra si compattò e arrivò a ridosso della zona Uefa. Vujadin Boskov era un maestro di calcio, ebbi la fortuna di giocare con gente come Ayala, Cruz, Boghossian e Pari, anche loro doppi ex“.

Com’è andata l’avventura in Cina?

Sono stato per circa un anno e mezzo direttore tecnico dell’Inter Academy a Shenyang: abbiamo formato le squadre e i giocatori più promettenti entreranno a far parte del settore giovanile dello Jiangsu Suning che ha sede a Nanchino. E’ stata fantastica, credo che l’attuale generazione sia pronta a tirar fuori alcuni elementi di sicuro avvenire. Là ho trovato strutture incredibili, possibilità enormi, allenatori europei anche nel vivaio che contribuiranno a cambiare la cultura e innalzare il tasso tecnico del movimento. In modo tale da raggiungere traguardi prestigiosi in un periodo a medio-lungo termine: l’obiettivo è di ospitare i Mondiali del 2030 presentando una Nazionale di casa competitiva“.

 Parma fa ancora parte del suo mondo?

Abito ancora qui e seguo tutte le squadre, dalla prima in serie A fino ai più piccoli. Resto sempre un tifoso del Parma“.

Cosa le riserverà il futuro?

Ora mi godo un po’ la famiglia, aspetto l’occasione giusta che mi auguro non tardi ad arrivare“.

Sabato quali saranno i giocatori decisivi?

“Nel Napoli azzarderei Milik in forma dopo la tripletta in Champions. Tra le fila del Parma dico Gervinho e Kulusevski che dopo due prestazioni così così tornerà ai suoi standard“.

 

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