Vista da La Spezia: chi sbaglia paga, ma i cocci non fanno classifica
Tre errori clamorosi delle Aquile: il possibile vantaggio sprecato da Kouda sullo 0-0, la mancata marcatura su Hernani e il liscio su rinvio di Zoet. Il tutto compresa una sterilità offensiva abbastanza netta per i bianchi.
Niente da fare al “Tardini” per lo Spezia che gioca complessivamente un buon primo tempo, ma sbaglia con topiche clamorose nei momenti decisivi del match e, si sa, gli errori a questi livelli si pagano e non permettono di acquisire punti in classifica. Il primo è clamoroso: Kouda potrebbe sbloccarla messo a tu per tu con Chichizola da Salvatore Esposito si divora il gol del vantaggio. Il secondo errore clamoroso è la mancata marcatura di Hernani sul calcio d’angolo che porta al vantaggio del Parma. Il terzo errore clamoroso è il rinvio lisciato da Zoet che permette a Charpentier di chiudere il match sul 2-0 a tre minuti dalla fine della partita. Se a questi si aggiunge una sterilità offensiva delle Aquile abbastanza netta soprattutto quando D’Angelo decide di passare alle due punte inserendo Moro e Pio Esposito totalmente includenti entrambi si può dire che la frittata è fatta!
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Vista da La Spezia: chi sbaglia paga, ma i cocci non fanno classifica
Tre errori clamorosi delle Aquile: il possibile vantaggio sprecato da Kouda sullo 0-0, la mancata marcatura su Hernani e il liscio su rinvio di Zoet. Il tutto compresa una sterilità offensiva abbastanza netta per i bianchi.
Niente da fare al “Tardini” per lo Spezia che gioca complessivamente un buon primo tempo, ma sbaglia con topiche clamorose nei momenti decisivi del match e, si sa, gli errori a questi livelli si pagano e non permettono di acquisire punti in classifica. Il primo è clamoroso: Kouda potrebbe sbloccarla messo a tu per tu con Chichizola da Salvatore Esposito si divora il gol del vantaggio. Il secondo errore clamoroso è la mancata marcatura di Hernani sul calcio d’angolo che porta al vantaggio del Parma. Il terzo errore clamoroso è il rinvio lisciato da Zoet che permette a Charpentier di chiudere il match sul 2-0 a tre minuti dalla fine della partita. Se a questi si aggiunge una sterilità offensiva delle Aquile abbastanza netta soprattutto quando D’Angelo decide di passare alle due punte inserendo Moro e Pio Esposito totalmente includenti entrambi si può dire che la frittata è fatta!
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