L’ex difensore del Parma davanti ai cronisti: “Leggere che sia io quello che va contro gli allenatori è brutto. Ho 41 anni e penso di aver dimostrato qualcosa come uomo”
Valerio Di Cesare e il Bari (avversario del Parma il 1° maggio) stanno vivendo un periodo tribolato. I biancorossi potrebbero essere l’ultimo avversario che separa i crociati dalla Serie A ma, ogni discorso in casa Parma è proiettato sul Lecco. Intanto l’ex difensore gialloblù ha affrontato in settimana, con grandissima responsabilità e senso di appartenenza, i giornalisti presenti in sala stampa, senza nascondersi e con la sua solita personalità che lo ha sempre contraddistinto in una carriera di tutto rispetto.
“Conta il Bari e la salvezza, è vita. Retrocedere vorrebbe dire fallire clamorosamente. Sono le solite frasi fatte, ma bisogna andare oltre quello che uno ha. Il Bari si deve salvare per forza. Io ho sempre creduto in tutti gli allenatori, anche in Iachini. Poi purtroppo i risultati non sono andati come ci aspettavamo e ora siamo in questa situazione. Secondo me con Iachini non c’è stato un brutto feeling. Leggere che sia io quello che va contro gli allenatori è brutto. Ho 41 anni e penso di aver dimostrato qualcosa come uomo. Ho sempre portato rispetto verso tutti, sapete cosa provo per questa maglia. Dispiace che escano tante cose dallo spogliatoio, dovrebbe essere un posto sacro. Leggo di lamentele ti troppo sala video, cose astruse. I giocatori hanno il fuoco negli occhi. Retrocedere sarebbe una tragedia”, come riporta Gianlucadimarzio.com.
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