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D’Aversa: “Torniamo a essere squadra”

Il tecnico crociato in conferenza stampa alza lo scudo: “Dobbiamo essere soddisfatti – a oggi – di avere questa classifica. Senza dimenticare che dobbiamo salvarci”

Da Empoli a Empoli. Un anno dopo aver toccato il punto più basso della sua gestione, Roberto D’Aversa torna laddove – si può dire – tutto è cominciato. Quella fu l’ultima tappa di una rinascita che si consacrò a metà maggio, quando il Parma è riuscito a strappare l’ultimo pass per una promozione diretta insperata. Il periodo più o meno è lo stesso, ma quante cose sono cambiate nel giro di un anno: “Devo dire che a un anno da Empoli, la partita che ha rappresentato il momento più delicato nel campionato scorso dove più abbiamo toccato il fondo, sono invecchiato: non avevo un pelo bianco quando sono arrivato – ammette D’Aversa – adesso invece ne ho parecchi. Mi sento responsabile di una squadra di calcio, di un ambiente, di una città. Rispetto a quando ero giocatore qualcosa è cambiata. Devo dire che anche lì a livello tecnico e singolo mi prendevo qualche responsabilità. Se mi guardo indietro beh, qualche soddisfazione è arrivata. In quella partita sono stato messo in discussione, da lì ci siamo compattati, abbiamo vinto un campionato e siamo in Serie A. Oggi dobbiamo essere soddisfatti, consapevoli di attraversare un momento di flessione preventivabile ma anche di avere un buon margine dalla terzultima. Ma l’obiettivo resta sempre quello della salvezza“.

FORMAZIONE E ATTEGGIAMENTO –  “La difesa a tre – spiega D’Aversa – era stata pensata per il Napoli. Loro sono molto bravi a spingere con i terzini e quindi volevamo trovare contromisure rinforzando gli esterni. Poi Bastoni si è fermato, in termini numerici non avevamo materiale per fare quel tipo di formazione. L’unica cosa che possiamo fare è quella di analizzare gli errori e capire dove possiamo intervenire con il lavoro. Ma indipendentemente dal modulo io voglio vedere l’atteggiamento giusto. Nel girone di andata, fino alla partita con l’Udinese, abbiamo visto come tutti facevano una corsa in più e tutti davano una mano affinché non subissimo gol. Quando giochi una partita da squadra esalti anche il singolo. Bastoni va in Nazionale, Inglese va in Nazionale, Bruno Alves attira attenzioni di Juventus e Inter. Se giochi da squadra e giochiamo in maniera umile e compatta abbiamo più probabilità di portare a casa il risultato“.

SINGOLI – “Schiappacasse ha qualità importanti, essendo un giocatore offensivo calcia benissimo sia con il destro che con il sinistro. Nel 4-3-3 è un po’ sacrificato, lo vedo un po’ come seconda punta, che sa attaccare la profondità e bisognerebbe metterlo in condizione di mostrare le sue caratteristiche. Brazao? Ha bisogno di inserirsi, ha grandi qualità“.

SERVONO PUNTI – Tornando alla sfida con l’Empoli, D’Aversa sa che si tratta di uno scontro diretto ma anche che il Parma non ha l’obbligo di vincerlo, avendo l’opzione della classifica migliore e sapendo, nello stesso tempo, che anche un pari potrebbe rappresentare un buon risultato. Ma niente calcoli: “Se andiamo ad analizzare la classifica – dice il tecnico – il Parma è vero che ha due risultati su tre a disposizione, ma pensare di accontentarci anche di un punto significherebbe commettere uno sbaglio. Mentalmente bisogna essere pronti, dobbiamo andare in campo per cercare di portare a casa il massimo risultato. Sempre. Rispetto a come giocava prima l’Empoli non predilige il possesso palla, Iachini bada al sodo per portare a casa il risultato e c’è bisogno di una partita pronta dal punto di vista del carattere. Dobbiamo cercare comunque di portare a casa il risultato, sfruttando quelle che sono le nostre caratteristiche. Siamo consapevoli di affrontare una partita molto difficile. L’intensità degli allenamenti è stata sempre buona in questa settimana. La compattezza di squadra però, il sacrificio, bisogna ritrovarli. Ad esempio contro il Napoli abbiamo sbagliato sul primo gol, abbiamo commesso errori singoli e di reparto. Bisogna cercare di intervenire nella testa di questi ragazzi, bisogna tornare a essere squadra, interpretando le partite in maniera compatta. Dobbiamo riprendere a fare punti per la salvezza“.

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