La Gazzetta di Parma analizza le ragioni del pari a reti inviolate scaturito nel derby del Tardini che mantiene inalterata la classifica
BARRICATE. Era abbastanza prevedibile che il Bologna venisse a fare le barricate al Tardini e pensasse, in primis, a non prenderle. Il dna dei rossoblù non si discosta molto da quello del Parma, che per una volta si è fatto preferire nelle statistiche del possesso palla (63%) ma non ha effettuato un solo tiro nello specchio della porta.
FIAMMATA INIZIALE. Il palo interno colpito in avvio da Siligardi è stata una fiammata isolata seguita a ruota dal siluro dello stesso ex esterno del Verona a lato di poco. Gli ospiti si arroccano nella loro trequarti, rinunciano completamente a ripartire complici anche alcuni errori di natura tecnica e lasciano il pallino del gioco nelle mani del Parma. Scozzarella gode di ampia libertà, fa girare la palla che si ferma negli ultimi intasatissimi trenta metri dove Inglese dà e prende sportellate in mezzo ai centrali avversari. La superiorità schiacciante nel possesso e nei passaggi non si traduce in concrete palle gol, al di là della clamorosa occasione al pronti via.
IL NULLA. Nella ripresa al quarto d’ora Calabresi insacca in fuorigioco nella penultima emozione del match chiuso da un diagonale del neoentrato Sprocati deviato fuori misura da Inglese. Iacoponi e Rigoni avanzano poco e gli sporadici cross in area fanno il solletico a Skorupski che non deve mai compiere parate di rilievo come il collega Sepe praticamente inoperoso.
ASPETTI POSITIVI. La classifica si muove, le pericolanti non guadagnano terreno e in certe situazioni quando non si vince è meglio non perdere. Ora due scogli più impegnativi, Fiorentina e Roma, che però potrebbero favorire il classico gioco dei crociati votati più a contenere e riproporsi di rimessa in contropiede.