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Parma, chi può sperare nella chiamata di Mancini

Il rendimento dei crociati in campionato riaccende i riflettori su alcuni dei migliori elementi anche in ottica azzurra

Il modulo è lo stesso, il 4-3-3, seppur con interpreti diversi, e in più il Parma, oltre ad essere la squadra più italiana della serie A, sta sicuramente suscitando curiorità e interesse attorno ai suoi risultati e prestazioni. Sia nel collettivo che nei singoli, alcuni dei quali sognano ancora di indossare la maglia azzurra. Il cronico problema del gol potrebbe accelerare l’ingresso nel giro di Roberto Inglese, fermo alle due convocazioni, senza mai esordire, nell’ottobre 2017 per le partite con Macedonia e Albania sotto la gestione Ventura.

INGLESE OSSERVATO SPECIALE. Il ct Roberto Mancini lo avrebbe già voluto nel suo gruppo durante la penultima sosta e si era organizzato lo scorso 30 settembre per venire appositamente al Tardini a seguire ParmaEmpoli, in cui però Inglese non è sceso in campo a causa di un acciacco accusato al San Paolo. Poi la lombalgia che lo ha tenuto fuori a Bergamo e in larga parte contro il Frosinone prima del ritorno da titolare in casa del Toro, “matato” con un colpo da vero fuoriclasse. Mancini ha dato fiducia Lasagna e Pavoletti preferiti ai più chiacchierati Balotelli, Belotti, El Shaarawy dimostrando di avere un occhio di riguardo nei confronti dei bomber di provincia e Inglese si prepara alla possibile chance nel 2019.

LARGO AI GIOVANI. Zaniolo, Pellegri, Tonali e Kean: in Nazionale maggiore stanno trovando sempre più spazio i giovani più promettenti del vivaio italiano e non è utopistico pensare che a breve anche Alessandro Bastoni, di proprietà dell’Inter e 54 gettoni di presenza nelle varie Under, possa entrare a far parte della lista per essere monitorato più da vicino dallo staff azzurro. In mezzo al campo Barella e Pellegrini guidano l’infornata di talenti Under 25 con alle spalle già una discreta esperienza in serie A che, sulla carta, potrebbe includere Alberto Grassi, finora frenato da un lungo infortunio.

SUGGESTIONI GAGLIOLO E BARILLA’. Qui il dato anagrafico può non aiutare ma le tante assenze nel reparto difensivo, ultime quelle di Caldara e Romagnoli, e lo scarso ricambio al blocco Juve rischiano seriamente di favorire la duttilità di Riccardo Gagliolo, utilizzabile all’occorrenza nel ruolo di terzino sinistro dove all’orizzonte non si scorge una vera alternativa al non invalicabile Biraghi. E se si dovesse guardare al rendimento nell’attuale campionato di serie A una chiamata la meriterebbe Antonio Barillà, che a trent’anni suonati coronerebbe una carriera da umile gregario.

 

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