Su Tuttosport il doppio ex dal cuore diviso a metà con prevalenza granata presenta alla vigilia la sfida dello stadio Olimpico-Grande Torino
RICORDI BELLISSIMI. Ha indossato entrambe le maglie, Diego Fuser, che è riuscito a farsi amare sia al Torino che al Parma. Cresciuto sui campetti del Filadelfia si affermò tra i migliori centrocampisti italiani degli anni Novanta già ai tempi della Lazio prima di approdare in Emilia e togliersi altre soddisfazioni. “Abbiamo vinto una Coppa Uefa, una Coppa Italia e una Supercoppa Italia grazie ad una grande società ma il mio cuore continua a battere per il Toro -confessa Fuser, 25 presenze e tre reti in Nazionale tra il ’93 e il 2000, che ha militato anche tra le fila di Fiorentina, Milan e Roma – con quella maglietta addosso ho vissuto momenti incredibili che non potrò mai scordare. Anche se ora vengo un po’ preso nel mezzo: diciamo che spero sia innanzitutto una bella partita“.
IL PRONOSTICO. “Il Torino viene da una di quelle vittorie che assicurano morale e fiducia al gruppo, quindi sulla carta opto per il segno 1. Ma il calcio è sempre pronto a smentirti, proprio come nell’ultimo turno: Mazzarri nel pre-partita spiegava come la Samp a suo parere fosse squadra più pronta poi abbiamo visto com’è andata a finire“.
ESAME PER L’EUROPA. Di sicuro i granata vogliono tornare a respirare aria di Europa. “Forse farebbe comodo una rosa leggermente più ampia per arginare i momenti di difficoltà dovuti agli infortuni. Ma a volte basta avere nello spogliatoio un allenatore in grado di far remare tutti nella stessa direzione. E Mazzarri è bravo quindi credo che questo Toro possa arrivare in Europa”.
TRA MODELLINI E FOOTGOLF. Il presente di Diego Fuser non è più legato strettamente al mondo del calcio o meglio “sono diventato un grande appassionato di footgolf. Adesso vivo nell’Astigiano e coltivo la passione dei modellini radiocomandati per i quali ho costruito una pista vicino a casa all’interno di un campo dismesso“.