L’esterno è arrivato dalla Ternana e rappresenta il nuovo corso: quest’anno la missione è quella della promozione, da centrare a tutti i costi
Diventare grande non piace a nessuno. Per un attimo della sua vita, diventare grandi non deve essere piaciuto neanche ad Anthony Partipilo. Crescere significa avere delle responsabilità e, probabilmente, non sentirsi all’altezza per rispondere alle richieste che la vita ti rimpiatta davanti. Un figlio, a 22 anni, può rompere gli schemi. Richiede vicinanza, presenza. Responsabilità, appunto. Ti impone di crescere. A 22 anni Partipilo si è sentito grande all’improvviso. È tornato dalla Romania, dal Cluj riportando indietro i sogni che aveva quando è partito dall’aeroporto di Bari Palese. Stava quasi per chiudere con il pallone che, solitamente in quella Bari dove è cresciuto lui, è un passatempo. Un gioco per ragazzi di belle speranze. Questo ha rischiato di rimanere Partipilo: un giovane di belle speranze, uno dei tanti figli del San Girolamo di Bari bravi con la palla tra i piedi ma destinati ad andare in cantiere con papà oppure – come Anthony ha fatto tante volte – sul camion a dormire fuori la notte per portare e a casa la pagnotta. Il calcio non garantiva guadagni e lui, figlio di una casalinga e di un camionista, doveva ‘campare’ una famiglia con un figlio in arrivo. Doveva garantire per lui e la fidanzata Claudia, conosciuta a 17 anni e diventata donna della sua vita, madre dei suoi bambini. Adesso sono due: uno si chiama Diego, in onore di Maradona. In onore del calcio che gli ha cambiato la vita. In meglio, sia chiaro, grazie anche ai suoi agenti Tateo e Narcisi.
E pensare che la maestra glielo aveva detto: “Sei bravo, devi andare in una scuola calcio“. Una storia singolare quella del nuovo attaccante del Parma, pieno di talento e voglia di arrivare. Che strano: di solito a quell’età la palla ai bambini gliela devi levare per farli studiare. Anthony ha avuto un po’ un percorso inverso. E meno male, dicono oggi i tifosi del Parma. Arrivato da una ventina di giorni in città, ha già fatto breccia. Tanti sono bastati per caricare supporters crociati che hanno bisogno di aggrapparsi a qualcuno per sentire di poter lottare per certi traguardi. Abituati come sono a sognare in grande, a vivere certe sfide, oggi sperano che Partipilo possa esser l’uomo della svolta per cambiare il corso di questa spirale negativa sportivamente parlando nella quale il Parma – da quando è di Krause – è caduto senza dare l’impressione di potersi rialzare. Toccherà ad Anthony, assieme ai compagni, riprovarci. Da ieri con la squadra è in Val Pusteria, a Valles, per la seconda parte di ritiro corre e traina il gruppo. Agli ordini di Fabio Pecchia sta lavorando sodo. Il giorno al campo, la sera in camera con davanti Serie Tv a non finire. Perché oltre al calcio (e ai tatuaggi) questa è l’altra sua grande passione. Guardare Serie Tv. Se ne potrebbe fare una sulla sua storia, soprattutto se riuscirà a contribuire in maniera importante alla conquista della Serie A: da San Girolamo, uno dei quartieri difficili di Bari, fino alla gloria. Il sogno di Partipilo diventa realtà. Qualcosa del genere. Tifoso interista, ha sempre corso nel solco di Ronaldo il Fenomeno. E con addosso la maglia del Bari. Ora che è diventato grande, con quella del Parma prova a regalare un sogno ai tifosi crociati. Un sogno che si chiama Serie A.