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Vazquez, un passo indietro per il Parma

El Mudo si è riscoperto mediano, accanto a Estevez sembra essere a suo agio. Così può dare sfogo a Bernabé: e intanto aspetta il rinnovo

Fabio Pecchia è sicuro: l’esperimento che ha portato Franco Vazquez a giocare in mezzo al campo per la prima volta nella sua carriera sarà una soluzione doppiamente positiva per il Parma. Da un lato mette al sicuro la circolazione della palla in mezzo al campo, regolata dai piedi sicuri del Mudo che è cresciuto molto anche nella protezione della palla attraverso il corpo, dall’altra dà la possibilità di farla scorrere in maniera veloce nelle transizioni offensive, guidate dal dieci del Parma che trova sulla sua verticale un’altro compagno capace di parlare la sua lingua. L’arretramente di Vazquez nel cuore del campo offre una chance ad Adrian Bernabé, pronto a mettere in mostra il suo talento purissimo da trequartista, a ridosso della punta. Zona nella quale il piccolo spagnolo dovrebbe trovarsi pienamente a suo agio, dato che nasce come dieci nella cantera del Barcellona. Alla Masia, Bernabé ha colpito tutti proprio mentre galleggiava tra le linee, si muoveva in maniera fluida e guardava la porta da più vicino. Prima che Maresca lo reinventasse, con buonissimi risultati, centrocampista e Iachini gli affidasse le chiavi che ora sono di Vazquez. 

Che neanche a farlo a posta ha giocato il numero più alto di palloni tra i 22 in campo. Ben 90 sono transitati dai piedi del Mudo che per un sabato ha rinunciato a mettere in mostra le sue doti migliori per rimboccarsi le maniche e sporcare le linee disegnate dal Cittadella, recuperare palloni (16) come un mediano vero, partecipare attivamente ai duelli con animo battagliero (27) e subendo i maltrattamenti degli avversari che da sempre gli dedicano attenzioni particolari (sabato ha subito 6 falli). Numeri da mediano vero, senza rinunciare alla qualità che lo contraddistingue (44 i passaggi positivi) sia nella fase di proposta che in quella di transizione negativa. E chissà che questo ruolo non gli allunghi la carriera, come è stato per qualche suo collega illustre: da Pirlo a David Silva, passando per Bernardo Silva e – in tempi più lontani – Gullit e Paul Scholes. A Parma il passo indietro era toccato a Marchionni e Pajarito Valdes: scelte che hanno allungato la carriera degli ex crociati e magari succederà così anche a Vazquez che con Parma, città che da quando lo ha accolto vive in maniera serena e ha imparato a conoscere, vorrebbe tornare in Serie A. Il Ducato è da sempre amante dei calciatori di talento, li coccola e se ne innamora. E loro si fanno amare perché vivono nella semplicità di una vita che sa rispettare la popolarità. E’ in ballo anche il rinnovo del Mudo che sogna di rimanere a Parma, a prescindere dalla categoria. E che magari nelle prossime settimane allungherà il matrimonio con la città in cui è nato suo figlio e dove sta vivendo una seconda giovinezza.

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