Il team manager del Parma traccia un bilancio positivo dei due ritiri a Pejo e Pinzolo. “Ospitalità e struttura rodata i loro punti di forza”
Il team manager del Parma, Alessio Cracolici, traccia un bilancio positivo dei due ritiri a Pejo e Pinzolo nel corso di un’intervista alla Gazzetta di Parma. “Se posso rivolgere un grazie particolare lo dedico ai nostri magazzinieri Matteo Priori e Vito Laudadio: sono loro che alle sette e un quarto aprono gli spogliatoi nei centri sportivi che ci ospitano e sono loro che arrivano per ultimi a cena dopo aver messo avanti i lavori anche per il giorno successivo. Mi piace pensarli come il simbolo della nostra “squadra invisibile” e quest’ultima, dico sempre, è come un vaso che contiene la squadra che va in campo. Dobbiamo essere sempre perfetti perchè una piccola crepa nei nostri meccanismi può produrre perdite del prezioso contributo”.
RITIRI. “A Pejo sicuramente il punto di forza è l’ospitalità: là ci hanno dimostrato di aver tanta voglia di Parma e la cosa ci ha colpito. Il territorio è ricettivo, l’assessore allo sport era sempre a disposizione, tanti volontari al campo per fare andare le cose nel verso giusto. Altitudine e clima sono poi stati bonus aggiuntivi. A Pinzolo abbiamo trovato una struttura assai rodata: qui negli anni sono venute tante squadre importanti, oltre a noi quando eravamo in C nel 2016 e in B nel 2017. I due splendidi campi di allenamento consentono più agio nell’organizzare le sedute. Devo però dire che Pejo ci ha toccato il cuore e, grazie anche alla visione del presidente Krause, vorremmo costruire là un rapporto stabile nelle prossime stagioni“.