Dopo la situazione di stallo in Consiglio Comunale la società crociata si è avvalsa della facoltà di rivolgersi direttamente a Roma
Il Parma ha attivato una procedura sulla ristrutturazione del Tardini presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri dopo la situazione di stallo venutasi a creare in Consiglio Comunale a causa di pareri tecnici contrastanti sull’inquadramento dell’iter burocratico. Da un lato, infatti, il RUP e il dirigente del settore Affari Generali, supportati da un parere di ANCI, ritenevano che il Parma possedesse tutti i requisiti al contrario del Segretario Generale che, in base ad una recente sentenza del Consiglio di Stato, ha contestato tale interpretazione.
RICHIESTA. Scaduti lo scorso 21 settembre i 90 giorni del Comune per esprimersi, la società crociata ha fatto valere la facoltà di richiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri dapprima di reclamare un parere del Consiglio Comunale e, successivamente, in caso di non ottemperanza entro i trenta giorni, di occuparsi della procedura la cui decisione quindi arriverà direttamente da Roma. In caso di parere favorevole il vice sindaco con Delega allo Sport, Marco Bosi, firmerà la stessa delibera e chiederà al Consiglio Comunale di esprimersi sulla proposta di pubblico interesse.
