Tanti fattori hanno determinato la scelta di Gigi Buffon che voleva ancora un ruolo da protagonista con il sogno nel cassetto dei Mondiali 2022
Un posto da titolare, la vicinanza alla famiglia e alla neonata “Buffon Academy” e il sogno del sesto Mondiale in Qatar nel 2022. Tanti, troppi i fattori che hanno determinato la scelta di Gianluigi Buffon, ormai prossimo a firmare un contratto biennale con il Parma e a tornare laddove tutto è iniziato nel novembre ’95. Una decisione, per certi versi, clamorosa, figlia di riflessioni approfondite e di un’opera di persuasione da parte di Krause e Ribalta che sta finalmente cogliendo nel segno. L’accelerata decisiva nello scorso weekend, quando ormai il 43enne portiere in scadenza con la Juventus aveva definitivamente accantonato la pista estera e la possibilità di giocare la Champions, seppur ricoprendo un ruolo da comprimario.
PROTAGONISTA. Il “secondo” solo alla Juve, si era ripromesso, e così molte delle ipotesi più suggestive (Barcellona e Turchia) sono venute a cadere in modo automatico. Ma restava in piedi, almeno fino a pochi giorni fa, un’alternativa decisamente sorprendente che gli avrebbe permesso di continuare a giocare in serie A: le avances del neopromosso Venezia lo hanno stuzzicato, la tentazione di fare da “chioccia” ai lagunari e ritoccare i suoi stessi record (e battere ai primi di marzo quello di longevità di Ballotta) nel massimo campionato italiano era forte ma quando è arrivato il momento di ragionare a mente lucida e prendere la strada più saggia e logica il cuore ha prevalso su tutto il resto. E se non ci saranno ripensamenti dell’ultimo minuto, Buffon si appresta a riannodare il filo interrotto esattamente vent’anni fa.