La società conferma l’isolamento sanitario a domicilio per i propri tesserati. Il 24 marzo, un martedì, il giorno ufficiale della ripresa. Quarantena residua di 9 giorni
Alla fine la conferma è arrivata: l’Atalanta conferma di essere in quarantena fin dal ritorno della trasferta di Champions League a Valencia dello scorso 10 marzo. “A seguito della positività di più tesserati del Valencia CF, Atalanta comunica che sono stati confermati la forma dell’isolamento domiciliare e il rispetto delle norme igieniche come da indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, prassi già messa in atto dal Club sin dal rientro dalla trasferta di Valencia”, la nota ufficiale.
QUARANTENA E RIPRESA: 24 MARZO. Contestualmente cancellata, quindi, anche la ripresa del programma sul campo. Una domenica di passione, crivellata dallo stillicidio di notizie (pessime) dalla Communitat autonoma: inizialmente si sarebbe dovuto ricominciare lunedì 16, quindi il rinvio nel primo pomeriggio a mercoledì 18. Adesso la data prefissata dal club è il 24 marzo, un martedì.
QUARANTENA OBBLIGATA. DAL VALENCIA… Le misure della dirigenza nerazzurra hanno fatto seguito alla ridda di voci poi confermate dalla Spagna, con 5 fra staff e giocatori del Valencia positivi al Coronavirus. Il sodalizio blanquinegro peraltro si è astenuto dal fare qualunque nome. Di questi, il terzino sinistro José Gayà ha giocato contro i nerazzurri entrambi gli ottavi di finale, compreso il ritorno del 10 marzo al “Mestalla”, mentre il centrale difensivo francese Eliaquim Mangala solo l’andata il 19 febbraio a San Siro. Fuori dalla lista Uefa il primo dei contagiati, il difensore argentino Ezequiel Garay, out dal 3 febbraio per la rottura del crociato anteriore destro. Gli altri sono il medico Juan Aliaga e Francisco “Paco” Camarasa, il delegato di campo, ex difensore, capitano e bandiera dei Pipistrelli.