Grande prova dei crociati in emergenza che sfiorano l’impresa a San Siro con l’Inter al termine di una partita da incorniciare
Un punto straordinario, una partita da incorniciare che si spera non costi cara nelle prossime settimane. La Gazzetta di Parma commenta così il brillante pari del Parma che in condizioni d’emergenza ha sfiorato l’impresa in casa dell’Inter.
AVVIO DUCALE. Il primo pericolo lo crea il Parma con Dermaku il cui fendente è respinto in tuffo da Handanovic. Sepe si fa trovare pronto sul rasoterra di Gagliardini ma è sfortunato al 23′ quando Candreva calcia forte dal limite e insacca, complice la doppia deviazione di Kulusevski e Dermaku.
REAZIONE FULMINEA. Poi sale in cattedra l’ex di turno Karamoh, all’esordio da titolare, che sfrutta il primo errore in disimpegno di Brozovic per involarsi in contropiede e fulminare Handanovic dai sedici metri. L’esterno francese è ispirato e quattro minuti più tardi sfonda a destra prima di servire al centro il liberissimo Gervinho, che di prima intenzione realizza il gol del sorpasso immediato.
ASSALTO. In avvio di ripresa l’Inter schiaccia i crociati nella propria metacampo e sigla il 2-2 grazie ad una controversa decisione del Var che convalida la zampata di Lukaku, inizialmente resa vana dal precedente off side di Candreva. L’infortunio di Gagliolo e il successivo ingresso di Barillà al posto di Gervinho fanno da preludio al passaggio al 3-5-2 in piena emergenza, che regge seppur a fatica le ultime offensive dei nerazzurri affidate al neoentrato Esposito.
IMPRESA. Si può parlare, non a torto, di pareggio “eroico” che ricorda molto il 3-3 dello scorso febbraio all’Allianz Stadium. E conferma che questa squadra si esalta nelle grandi occasioni proprio come era avvenuto poco più di un anno fa nell’exploit di San Siro. Un’impresa che, però, non deve restare isolata ma avere un seguito anche di fronte ad avversari meno blasonati e quotati.