L’indimenticato bomber toscano a segno al debutto in maglia crociata nell’unica vittoria al Mazza. “Quel primo gol fu una liberazione”
Il 10 ottobre del 1982 il Parma vinse per la prima e unica volta nella sua storia a Ferrara in casa della Spal. Era la quarta giornata del campionato di serie C1 e i crociati allenati da mister Danova espugnarono il Mazza grazie alle reti in avvio di Barbuti e Mariani. Proprio l’indimenticato bomber toscano lasciò subito il segno al debutto assoluto in maglia crociata dopo aver saltato tutta la preparazione e le prime tre partite a causa di un forte attacco d’appendicite e della successiva operazione.
POKER. “La Spal mi ha sempre portato fortuna –racconta Barbuti in esclusiva a ForzaParma.it- anche l’anno dopo le rifilai quattro gol al Tardini nella stagione della promozione. Spaccavo il mondo da solo, avevo le ali e poi mi riuscì tutto in quella partita. Quattro in una volta sola li avevo già realizzati nello Spezia contro il Pavia ma nulla di paragonabile a quel poker“.
IL GOL AL DEBUTTO. “Era appena iniziato il campionato, stavamo facendo bene e c’erano molte aspettative su un campo difficile e importante. Ricordo che Cannata lavorò una bella palla sulla sinistra, arrivò fin quasi alla linea di fondo e mi mise un cross teso a rientrare che insaccai di testa. Fu una liberazione“.
IL LUNGO RECUPERO. “Non potevo essere al meglio della forma, venivo da un’estate difficile trascorsa in ospedale a Lucca. Avevo le gambe che non si reggevano in piedi, ero completamente privo di forze poi il prof. Pincolini mi prese da parte e mi fece lavorare parecchio. Non era facile recuperare in così poco tempo se penso che non feci la preparazione e in ritiro a Tizzano non riuscivo nemmeno a salire le scale..”
QUASI BIS. “Nel dicembre del 1983 tornammo a Ferrara e sfiorai un altro gol su punizione. Il portiere Ferioli si esibì in un intervento miracoloso e la partita terminò 0-0. Ma alla fine vincemmo il campionato“.
INSIDIE. “Il Parma di D’Aversa è superiore alla Spal ma deve stare attento a non prendere gol nei primi minuti per poi sfruttare le caratteristiche dei suoi attaccanti e centrocampisti. Ogni partita nasconde delle insidie, è solo questione di attenzione, mentalità e testa che ti possono permettere di far valere il maggior tasso tecnico“.