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ESCLUSIVA – Pincolini: “Parma, prendi Pinamonti!”

Il preparatore atletico si racconta a ForzaParma: “E’ cresciuto tantissimo, ma l’Italia è piena di giovani in gamba. D’Aversa e Faggiano scelte giuste”

Dopo aver battuto i padroni di casa della Polonia grazie a un cucchiaio sontuoso di Andrea Pinamonti, l’Italia di Nicolato aspetta la vincente tra Argentina e Mali per i quarti di finale. Il giorno dopo quindi, nel ritiro azzurro c’è aria serena, come testimonia Vincenzo Pincolini, preparatore atletico del grande Milan di Sacchi, oltre che del Parma, e ora coordinatore delle Nazionali Giovanili, che vive da protagonista la traversata polacca degli azzurrini. E che si è raccontato in esclusiva per ForzaParma.

Pincolini, quali sono le impressioni?

“Positive. Stiamo attraversando la Polonia, ci stiamo muovendo in pullman. Il giorno dopo la vittoria c’è tanto entusiasmo. Siamo partiti con una squadra molto rinnovata, perché quella che è arrivata seconda lo scorso anno ha perso giocatori, nel senso che alcuni si sono affermati, altri servono alla Nazionale Under 21 o addirittura a Mancini. Siamo orgogliosi di questo. Squadra giovane e diversa rispetto a quella dello scorso anno, ci vorrà tempo”.

Ha materiale per fornirci un primo bilancio?

“Sì. Abbiamo affrontato Messico, Ecuador e Giappone. Noi ci aspettavamo qualcosa in più dal Messico ma molto ci ha fatto vedere l’Ecuador, squadra con giocatori tecnici, fortissimi. Uno squadrone viste le individualità. Puoi incontrare squadre molto forti come succede  noi, questo può essere solo un vantaggio. La paura di sbagliare ci ha fatto fare un bel salto di qualità”.

In che senso?

“Abbiamo più consapevolezza nei nostri mezzi. L’anno scorso partivamo come favoriti, quest’anno no. E’ meglio, si fidi”.

In chi ripone la sua fiducia?

“Nel gruppo, nell’amalgama del nuovo gruppo. Abbiamo valori medi, ma una grande organizzazione di gioco. Il fatto di aver incontrato squadre forti subito ci ha messo di fronte alle nostre debolezze”.

E tra i giocatori, chi l’ha impressionata di più?

“Tanti. Tra tutti cito Pellegrini che è un difensore ma gioca a centrocampo. Avendo meno scelte il mister ha fatto di necessità virtù. Qualche giocatore fuori ruolo lo abbiamo, ma ci stiamo comportando bene. Esposito ad esempio, ha giocato a Ravenna, lo abbiamo preso dall’Under 19, si sta rivelando una scelta azzeccata”.

Altri?

“Ci sono dei giocatori che mi hanno colpito per quanto sono migliorati. Ranieri, che ha giocato a Foggia. Un campionato di Serie B è bastato per dargli grande sicurezza”.

Pinamonti, che personalità. Anche lui è cresciuto, sembra.

“Pinamonti continua la sua corsa, spero che possa inciampare nel Parma. Ha fatto bene, è pronto per un altro salto. Plizzari ad esempio è un altro. Si sta dimostrando a questi livelli uno dei portieri più forti del mondo e in Italia fa il quarto al Milan. E’ un 2000 ha fatto il Mondiale due anni fa e non ha trovato spazio. Non lo aiuta questo”.

Ma c’è qualche giocatore che consiglierebbe al Parma?

“Pinamonti. Ranieri che ha già fatto la Serie B e ti dà sicurezza. Pellegrini potrebbe essere uno da Parma, ma credo sia nell’orbita di grandi squadre. Un altro difensore è Tripaldelli, per come gioca D’Aversa sarebbe automaticamente il ricambio di Dimarco. E’ arrivato tardi, ma giocherà anche Bettella. Questo è bravissimo. Con la società si parla spesso, abbiamo ottimi rapporti. Quando mi chiedono consigli sono felice di darglieli”.

Quale strategia adotterà il Parma secondo lei?

“Ci sarà la volontà di acquisire qualche giocatore, di non aver incertezze e cambiare squadra tutti gli anni. Magari prendessero Sepe, ad esempio, sarebbe già a casa. Parma deve essere però anche piazza di giovani importanti”.

Giusto continuare con D’Aversa e Faggiano?

“Certo, rappresentano le scelte giuste. Le critiche sono immotivate sul piano della qualità del gioco. Il Parma  è sempre stato tranquillo quest’anno. D’Aversa è intelligente e vuole mettere alla prova anche se stesso, dimostrando di poter far giocare meglio la squadra. Questa è la sua sfida. Credo che alla lunga ci riuscirà. Perché il suo calcio paga”.

Oltre a lei, c’è anche un altro pezzo di Parma in Polonia.

“Vero. C’è Alessio Colli, già con noi l’anno scorso. 

Un nutrizionista che lavora a Parma come libero professionista in diverse sedi. 

Vincenzo Pincolini con il nutrizionista Colli

Lui ha un ruolo che va dall’organizzazione dei menu al controllo degli alimenti in cucina. Non è un cuoco, ma ha l’obbligo di controllare che le cose vadano servite nei tempi giusti. E nella quantità giusta. Sostituisce il medico e l’allenatore in questo senso, si muove in base agli allenamenti e alle partite. Si aggiusta in corso d’opera, diciamo così. Si fanno controlli sviluppati da lui attraverso dei discorsi che abbiamo intavolato con tutto lo staff. Da qui si comincia a vincere”.

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