Nei suoi tre anni in panchina si passa dalle quattro vittorie in Lega Pro al solo punto nelle ultime quattro partite di serie A fino alla disfatta di Empoli
Il solo punto ottenuto nelle ultime quattro partite, di cui tre contro le prime della classe, ha riaperto un dibattito sui presunti cali delle squadre di D’Aversa nella fase centrale della stagione. Tanto per intenderci dall’inizio fino alla metà del girone di ritorno. Difficile fare paragoni tra categorie, avversari e giocatori completamente diversi tra di loro, ma dando uno sguardo alle statistiche si scopre in realtà che nel primo anno in Lega Pro il Parma conquistò quattro vittorie in altrettante gare nel mese di febbraio.
EN PLEIN IN LEGA PRO. I successi in rimonta al Tardini su Pordenone e Sambenedettese, gli exploit di misura sui campi di Albinoleffe e Feralpisalò furono la miglior risposta al pareggio beffa strappato dal Venezia a fine gennaio nel big match al vertice. Anche se il ritmo indiavolato dei lagunari, pressochè infallibili e spesso a segno nei minuti conclusivi, produsse i suoi effetti già a marzo quando, nonostante un calendario in discesa, arrivarono due deludenti 1-1 con Forlì e Mantova e, soprattutto, il ko interno subìto dal Fano, il primo dell’era D’Aversa che si fermò a tredici giornate d’imbattibilità.
MOMENTO PIU’ BASSO. Un raffronto più credibile può essere quello dello scorso anno in serie B, visto che il tecnico pescarese ha potuto lavorare assieme al gruppo fin dall’inizio del ritiro estivo. Il bilancio di febbraio recita un bottino pieno a Salerno (accompagnato dall’esultanza polemica di Dezi), due segni X tra le mura amiche di fronte a Perugia e Venezia, entrambe raggiunte nel finale su rigore, e i bruschi passi falsi di Brescia, decisiva la doppietta di Torregrossa, e Empoli, che inflisse un pesantissimo poker ai ducali nel momento più basso degli ultimi due anni. Un totale di quattro reti segnate, proprio come ora in serie A, e otto incassate, due in meno rispetto ai dieci palloni raccolti in fondo al sacco da Sepe.
SPRINT FINALE. Vero che anche in cadetteria da marzo in poi si sono registrati gli inaspettati stop di Entella, Vercelli e Cesena, ampiamente ricompensati dalle gioie negli scontri diretti decisivi (chiedere a Foggia, Palermo, Frosinone e Bari uscite a mani vuote dal Tardini) e dalla promozione diretta nella magica serata di La Spezia. Un rush finale entusiasmante come quello vissuto in Lega Pro, dove in verità la regular season, escluso l’ultimo derby contro la Reggiana, finì in calando ma i ragazzi di D’Aversa ripartirono di forza e si aggiudicarono gli infiniti e massacranti play-off. In serie A basteranno molti meno punti per brindare alla meritata salvezza.