Tra i segreti le programmate e insistite variazioni nell’undici iniziale e la girandola di spostamenti di un singolo giocatore in posizioni diverse
La Gazzetta di Parma analizza nel dettaglio il cosiddetto teorema-Pecchia, secondo cui bisogna “tirare” al limite un giocatore per portarlo al miglioramento. Un compito suddiviso in due fasi: il programmato e insistito turnover nell’undici iniziale, con cambi studiati ad hoc già all’intervallo, e la girandola di spostamenti di un singolo elemento in posizioni diverse sia da una partita all’altra che durante l’arco dei 90′.
DUTTILITA’. L’abbondanza di centravanti e la scarsità di esterni offensivi di ruolo ha dato una spinta in più all’allenatore che in quella zona si è affidato anche a Benedyczak, Tutino, Camara, Sohm, Juric, Coulibaly e Zagaritis e nelle ultime settimane ha retrocesso Vazquez sulla mediana, ottenendo buoni risultati. Lo stesso Sohm sta imparando pian piano a occupare il ruolo di esterno acquisendo movenze e tempi di smarcamento che lo rendono efficace. Il tutto senza mai variare il sistema di gioco e mantenendo intatto l’equilibrio di squadra.