Bene Inglese, un assist prezioso e tanto lavoro per la squadra
Corvi 6 – Gli piace giocare fuori dall’area e va bene: ma servirebbe registrare qualche movimento per evitare frittate come quella che stava per combinare con Osorio. Prova a metterci la mano su Antonucci, tocca ma non basta.
Delprato 7 – Il solito: faccia da bravo ragazzo, di quelli a cui daresti volentieri la mano di tua figlia. Puntuale, affidabile, protettivo e con un senso del gol che adesso lo tiene lassu, in cima alla classifica dei marcatori del Parma. Secondo solo a Inglese. Fa tutto: attacca e difende senza affanno.
Osorio 6 – Qualche svarione, ma poca roba. Sembra più dentro la partita con la testa rispetto ad altre volte e con Valenti ha ritrovato l’intesa persa un po’ a Palermo. Il Cittadella non fa male.
Valenti 6 – Rinvia ogni volta che può, e fa bene. Anche lui è favorito dalla sterilità del Cittadella, ma come il compagno di reparto rimane concentrato.
Oosterwolde 6 – Un paio di spunti buoni davanti, qualche affanno a inizio partita. Ma poi prende le misure. Il pallone che carambola dalle parti di Antonucci in occasione del gol transita dalla zona che marcava lui.
Estevez 7 – Motorino inesauribile. Lascia a Vazquez il lavoro di ricamo, lui si smazza le situazioni complicate e sembra divertirsi. Legge in anticipo, sporca le linee di passaggio e protegge la difesa.
Vazquez 7 – Non solo cesello, anche interventi da mediano. Non storce il naso quando c’è da randellare e la sua è una presenza fissa nelle azioni del Parma. Si guadagna il fallo da dove nasce il gol. E gioca con la solita calma. Leader.
Sohm 7 – Il motore è quello potente delle macchine pesanti, la testa non è sempre collegata ai cilindri (vedi il gol che si divora su assist di Inglese), ma corre e fa cose buone. Tipo inserirsi con puntualità e confezionare l’assist per Camara che mette in ghiaccio la garra.
72′ – Bernabé 6 – Fa il trequartista dietro a Benek, lascia a Vazquez il timone per una ventina di minuti in cui si rivede la sua corsa costante e il suo tocco. Si mangia due gol: piace pensare che se li sia tenuti per il derby con il Modena dopo la sosta.
Bonny 5,5 – Si muove dietro la punta, ma si muove per fare quello che dovrebbe: sfondare centralmente e trovare spazio. Apprezzabile l’impegno, l’arbitro gli fischia un paio di spallate legali, ma per il resto non si vede tanto e Pecchia lo lascia nello spogliatoio all’intervallo.
46′ Camara 6,5 – Pecchia crede in questo giovanotto e fa bene, lui lo ripaga con il gol e giocando un tempo in due ruoli: trequartista ed esterno.
Tutino 5,5 – Si spende come sempre, sacrificio costante e pressing. Ma finisce per perdere la lucidità e sbaglia qualche decisione semplice per uno come lui.
63′ Benedyczak 6 – Ci mette 180” per tornare al gol che mancava da 259 giorni. Dalla partita con la Spal dello scorso febbraio. Movimento da centravanti, attacca la porta. Questo sarà piaciuto a Pecchia più del gol, forse.
Inglese 7,5 – Nel giorno del suo compleanno è in vena di regali. La palla che confeziona per Sohm è da dieci vero, generoso come sempre lavora tanto per gli altri e ha poco per mettersi in mostra sotto porta. Ma oggi è il leader anche per come rincuora i compagni e li incoraggia. Splendido l’assist per Benek, altro capolavoro quando avvia l’azione del gol di Camara. Ritrovato e applaudito.
72′ Man 6 – Il tempo di qualche ricamo, bello vederlo tornare in campo. La sua corsa e la sua tecnica torneranno utili.
Pecchia 7 – Ritrova qualche big che gestisce sapientemente. Nel gruppo che ha costruito si sentono davvero tutti importanti e lo si vede in campo. Quarta vittoria di fila in casa, gara sempre in pugno, trame ineressanti cucite a destra e sinistra, ritrova un Vazquez in formato maxi che si sporca le mani per fare cose che di solito fa Sohm. A proposito: anche sullo svizzero lavoro d’oro. Gioca con i suoi una partita che ha meritato di vincere. E adesso dietro Reggina e Frosinone c’è il suo Parma, terzo in classifica.