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Genoa-Parma 3-3, la pagella di ForzaParma

Mihaila gol e assist, Inglese palla nel sacco. Ma quante note negative

Chichizola 5,5 – Cerca immediatamente la palla lunga su Inglese. Una macchia sul gol di Hefti, quando nel tentativo di uscire smanaccia il pallone servendolo al difensore avversario.

Coulibaly 4,5 – Sul gol di Fendrup sbaglia due volte: quando si fa superare troppo facilmente da Gudmundsson e quando lascia troppo tempo all’avversario per il tiro. Rischia di commettere rigore su Ekuban, si becca un giallo e lascia sulla destra una voragine. Pecchia lo toglie prima che ne combini altre.

56′ Ansaldi 5,5 – Deve fare meglio di Coulibaly e non è una missione impossibile. Accompagna poco, protegge come può la retroguardia.

Circati 5,5 – Meglio su Coda che su Ekuban. Cerca sempre l’anticipo, non sempre lo trova e finisce per rincorrere all’indietro.

Romagnoli 5,5 – Per lui è una partita abbastanza ruvida. Contro attaccanti di categoria ha faticato. Il Genoa punta sulla forza e sulla velocità, lui non dispone di quest’ultima e si aiuta come può.

Oosterwolde 5,5 – Stavolta fa un passo indietro rispetto alle ultime apparizioni. Un po’ più morbido del solito, accompagna anche poco la fase offensiva del Parma.

79′ Zagaritis sv.

Bernabé 5 – Che ingenuità sul rigore. Il fallo su Gudmundsson costa lo svantaggio ai crociati che, a inizio secondo tempo, vengono puniti da Coda e dal suo errore. In generale meno brillante e più confuso.

Juric 5 – Gioca con un’ammonizione sulle spalle. Contro il connazionale Badelj lotta senza esclusioni di colpi, ma alle volte ci arriva lungo e pare proprio non adattarsi al ritmo infernale della partita.

56′ Estevez 6 – Deve tamponare dove non è riuscito Juric. Non sembra essere una giornata felice neanche per lui, ma alla fine trova la perla che regala al Parma un punto prezioso. Il primo gol in Italia è pesantissimo.

Man 4,5 – Spento, poco servito, non riesce a mettere sulle stesse frequenze il suo ritmo basso con quello altissimo della partita. E finisce per sparirne in fretta.

56′ Benedyczak 5 – Nella testa di Pecchia può fare l’esterno d’attacco, in realtà sembra un ruolo che gli si addice poco. Lo spunta. Tocca pochi palloni in una partita in cui non trova mai la giocata.

Vazquez 4,5 – Comincia con le marce basse: il campo pesante e la marcautra asfissiante non lo aiutano. Ma sembra in una di quelle giornate che proprio non gli va. Prende un giallo evitabile e sbaglia tanti appoggi facili per lui.

Mihaila 6,5 – Pronti via, controlla con il sinistro e spara con il destro. Parata di Martinez. Cerca di far valere la sua velocità alla quale abbina anche il gol al 37′. Più dentro la partita rispetto al connazionale Man, spesso è solo. Ed è l’unico che ci pova. Suo l’assist per il 3-3.

Inglese 6 – Secondo gol consecutivo, tantissimo lavoro sporco. Il duello con Coda finisce in parità in termini di segnature. Si batte con coraggio, anche se ha pochi palloni per dimostrare di essere tornato a tutti gli effetti.

81′ Tutino sv.

Pecchia 5,5 – C’è una voragine a destra, sembra non riesca a chiuderla. Il Genoa viaggia al doppio della velocità, lui rimane in questo vortice senza riuscire a trovare contromossa utile ad arginare la rapidità degli avversari. Porta a casa un punto prezioso, però, che vale molto più per il morale che per la classifica. Con la consapevolezza che non può bastare.

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