Il tecnico del Brescia alla vigilia della sfida casalinga con i crociati. “Resta fondamentale quello che facciamo noi prima di pensare agli altri”
L’allenatore del Brescia, Eugenio Corini, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita casalinga di domani sera contro il Parma. “Penso che il Parma abbia un organico di grande qualità e un allenatore molto bravo e competente che infatti ha trovato un equilibrio. Sappiamo che vincere ci fa alimentare un’ambizione che noi dentro coviamo, e può non facilitare il loro compito in ottica play-off dove il Parma può diventare un cliente pericoloso”.
PROVARCI FINO IN FONDO. “A prescindere dai punteggi di ieri, resta fondamentale quello che facciamo noi prima di concentrarsi sui risultati degli altri. Vincere domani vorrebbe dire riaccreditarsi e far capire che il Brescia c’è, dobbiamo continuare sul solco delle ultime due prestazioni. Questo è fondamentale per provarci fino in fondo, finché la matematica non dirà altro. La prestazione di Pisa è stata positiva, dovevamo però vincere perché abbiamo creato i presupposti. Sappiamo che può esserci un’appendice in cui dovremo farci trovare pronti”.
DUBBI. “Io ho sempre dubbi, anche dopo aver vinto possono esserci sfumature e appunti da fare. La cosa bella oggettivamente è l’impegno che vedo, la voglia di dire “mister, io ci sono”. Fisiologico che cerchi di spiegare ogni giorno ai ragazzi il concetto dei cinque cambi. Sulle fasce Karacic e Huard hanno comunque caratteristiche simili a Sabelli e Pajac. Al momento ho in mente tre soluzioni sulla trequarti ma la continuità di Léris è quello che “vedo” anche in vista del futuro. Con la sua gamba e frequenza di passo dà la possibilità di creare spazi nelle difese avversarie. Anche Tramoni e Jagiello possono farlo con caratteristiche diverse. Ho una lista di tre rigoristi, il primo resta Pajac, non svelo gli altri due”.