L’allenatore del Parma: “Io non parlo mai dell’arbitro ma ogni partita subiamo 35 falli, veniamo redarguiti, nel secondo tempo due giocatori loro ammoniti fanno fallo, vuol dire finirla in 11 contro 9”
“Oggi la squadra ha fatto una buona partita, la settima in ventuno giorni, sull’unica situazione loro oltre il fuorigioco abbiamo preso un’autorete sfortunata, casuale. Io non parlo mai dell’arbitro ma ogni partita subiamo 35 falli, veniamo redarguiti, nel secondo tempo due giocatori loro ammoniti fanno fallo, vuol dire finirla in 11 contro 9“. Beppe Iachini si è arrabbiato sul serio. Dopo la partita contro la Reggina, l’allenatore del Parma ha alzato la voce facendo eco al direttore dell’area tecnica Javier Ribalta. E ha elencato in sala stampa qualche episodio poco chiaro, sul quale non è stato d’accordo: “Rispoli subisce fallo da dietro in area, Folorushno colpisce di braccio in area, è rigore, lo dice il regolamento e non vanno nemmeno a vederlo. Ogni volta però si permettono molti falli prima dell’ammonizione e non vengono dati i secondi gialli, sono rammaricato. Oggi però abbiamo fatto bene a parte dieci minuti nel secondo tempo, siamo stati arrembanti, non abbiamo concesso nulla, però poi ci sono gli episodi come a Monza, dove tirano la maglia a Vazquez in area, non è calcio per noi questo. Tutto il lavoro della settimana sfuma così, io non mi arrabbio mai ma oggi si, non viene premiato il lavoro fatto.
Se abbiamo subito la Reggina? L’unica cosa dove siamo migliorati, il gol lo abbiamo preso in modi diversi, prima Gigi era il migliore in campo, ora non è più impegnato. Bisogna vedere i tiri subiti e fatti. Ogni gol è una doccia gelata, purtroppo abbiamo tanti giovani, noi creiamo e dobbiamo lavorare per concretizzare le occasioni, ci penalizziamo da soli, è normale che un gol lo puoi subire, anche in Serie A sono poche le gare senza reti subite. Il nostro atteggiamento ci dovrebbe far subire ancora di più, invece siamo organizzati, siamo cresciuti e subiamo poco. Ci serve l’ultimo passaggio o la conclusione finale. Io ho visto la squadra stare bene, essere arrembante, Man era alla settima partita e alla fine ancora attaccava sull’esterno, se la squadra non ce la fa non ci arriva, se metti la palla dentro poi non dipende dalla stanchezza metterla dentro. Nel calcio purtroppo i giudizi sono condizionati dal risultato. A Monza, oggi, non ci danno rigori, le ammonizioni non si vedono, ammoniscono me e Bernabé perché tocca la palla, noi siamo tecnici e vogliamo giocare a calcio, così subiamo solo falli tattici, servono i cartellini allora si vedranno le espulsioni. Non ho mai detto nulla, Benedyczak esce dal campo infortunato, Inglese e Tutino anche, Vazquez ha le caviglie gonfie, non va bene.
I playoff? Dobbiamo giocare come stiamo facendo e fare più punti possibili, stiamo facendo bene, siamo continui, anche a Cremona e con la Ternana abbiamo perso su situazioni, giochiamo bene, lasciamo le briciole agli avversari, più di così è dura. Come ho detto l’Inter ha perso sei punti sulla seconda e poi è ripartito quando ha recuperato Dzeko, Lautaro al meglio, e vinci. Uguale quando lo dicevo dell’Atalanta con Zapata e Muriel. Noi regaliamo dieci giocatori ogni volta, hanno gol in meno, punti in meno e perdi gli obiettivi. Benedykzak cresce, Bonny pure, ma con Pandev e Inglese certe palle sono gol sicuri”.