Dopo l’exploit a Palermo, in Serie C, Imborgia lo aveva proposto a Ribalta e Pederzoli che declinarono l’offerta
Lorenzo Lucca vale già dieci milioni, e su di lui c’è l’interesse delle grandi del calcio italiano: inter, Milan e Juventus sono sulle sue tracce. E c’è anche un’altra cosa da segnalare a proposito di Lucca: dopo il debutto con l’Under21, potrebbe esserci la chiamata in Nazionale maggiore da parte di Roberto Mancini. Questo è quanto riporta La Gazzetta dello Sport, che parla di quotazioni in ascesa: “In poche settimane – si legge sul quotidiano – la sua quotazione è cambiata. Pagato 2.3 milioni di euro, si parla ora già di 10 milioni”.
Eppure il Parma – a inizio mercato – avrebbe potuto metterci le mani sopra: dal Palermo, dove l’anno scorso si è imposto, Lucca sarebbe dovuto andare via a tutti i costi. E Mirri, presidente rosanero, lo avrebbe ceduto per questioni di cassa. Il suo agente, Antonino Imborgia – volto noto in città perché nel boarding del Parma di Ghirardi – lo ha proposto all’area tecnica, a condizioni favorevoli. Due milioni, a patto che si chiuda subito l’operazione, massimo in 48 ore proprio perché Mirri aveva urgenza di venderlo subito.
Niente, proposta rifiutata. In effetti, quando ti chiami Parma sei soggetto a molte proposte, vagliarle tutte non è semplice. Ma Ribalta e Pederzoli, con il benestare di KK, avevano già in mente di puntare in attacco a un profilo esperto, affiancato da un giovane che potesse crescere all’ombra del ‘titolare’. Si è scelto il polacco Benek, da dosare in piccole porzioni, che ha ben fatto nel precampionato, pagato più o meno la valutazione di Lucca. Per ora Lucca con i 5 gol segnati in maglia Pisa (ultimo quello a Buffon, con tanto di esultanza sotto la Nord che ha causato sdegno tra i supportes), si è guadagnato l’ammirazione di tanti club, oltre che quella di Roberto Mancini che – secondo La Gazzetta dello Sport – potrebbe chiamarlo anche in Nazionale.