
Il portiere del Parma, capitano per la prima volta, compie un paio d’interventi decisivi poi avvia l’azione del gol di Mihaila. E la sua corsa..
“Non è mai finita finchè non lo decidi tu!“. Quando ancora l’adrenalina è a mille, Gianluigi Buffon decide di celebrare così sui social il primo successo della sua seconda avventura al Parma. L’ultimo risaliva al 27 maggio 2001, quando il 2-1 in casa del Lecce valse la qualificazione aritmetica ai preliminari di Champions con due giornate d’anticipo. Ulivieri in panchina, Gigi tra i pali assieme ai vari Thuram, Cannavaro, Sensini, Milosevic e Mboma: altri tempi, altra storia e altro calcio. Quello attuale vede i crociati in serie B a lottare e sudare per provare a tornare nell’Olimpo dei “grandi”. Unico comun denominatore rispetto ad allora la voglia e la grinta del 43enne portiere, ieri insignito per la prima volta in stagione dei gradi di capitano e autentico leader del gruppo. Sia negli atteggiamenti che, soprattutto, a suon di parate che hanno consentito di realizzare il secondo “clean sheet” del 2021 dopo quello con la Roma, non a caso la gioia più recente dei crociati datata addirittura 14 marzo.
DECISIVO. Gli interventi su Calò e Improta nel primo tempo poi il balzo felino a respingere l’incornata ravvicinata di Moncini, colto in offside, e ancora in pieno recupero la sicurezza di bloccare una conclusione da centro area dello stesso attaccante giallorosso. Già si sarebbero sprecati i titoli per Buffon che, però, non si è accontentato e al 97′ ha avuto la lucidità di avviare l’azione del gol di Mihaila rilanciando immediatamente con le mani il pallone a Vazquez sulla sinistra.
CORSA. E subito dopo la prodezza del rumeno eccolo ancora lì a correre per tutto il campo a perdifiato a raggiungere i compagni e la panchina che stavano esultando sotto la curva Nord. Uno scatto degno del miglior Marcell Jacobs, oro nella gara dei 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo, e che conferma ancora una volta il coinvolgimento e l’attaccamento alla maglia del Gigione nazionale che dopo aver vinto quasi tutto vuole aggiudicarsi anche l’ultima grande sfida della sua carriera. Ora con la fascia di capitano al braccio e l’entusiasmo di un ragazzino, pronto a fare il prossimo sprint da velocista per festeggiare insieme alla squadra.
