Nelle prime undici giornate di questa seconda parte di stagione sono già 23 le reti incassate dai crociati inviolati solo contro la Roma
C’è un dato che più di altri sta condannando il Parma verso l’inevitabile retrocessione in serie B. E’ quello relativo ai gol subìti, ben 23 nelle undici giornate del girone di ritorno che peggiorano il trend già negativo dell’andata. Vero che, a differenza della prima parte di stagione, ora si sta segnando di più ma pesa tremendamente sul groppone la media di oltre due reti incassate a gara (per l’esattezza 2,09) che ne fanno la seconda difesa più perforata dal ventesimo turno in poi dietro solo al fanalino di coda Crotone (34).
UNICO CLEAN. L’unico clean, e non può essere certamente un caso, è coinciso con la vittoria contro la Roma, la sola gioia piena nel D’Aversa bis che, al netto di una maggior produzione in zona offensiva, ha perso quella solidità che aveva contraddistinto la sua precedente esperienza a Parma. Fa quasi impressione leggere il numero di gol concessi agli avversari, molti dei quali non dispongono di bocche da fuoco in attacco: tre a Milan, Fiorentina, Bologna, due a Napoli, Verona, Udinese, Spezia, Inter, Genoa e Benevento e mai nessuno si è limitato alla marcatura singola.
ASSENZA DI PUBBLICO E NON SOLO. Dura provare a salvarsi in queste condizioni, su cui, come ammesso da D’Aversa nella conferenza pre Milan, può influire l’assenza di pubblico e quel fisiologico calo di concentrazione sui calci piazzati. Ma il discorso dovrebbe valere per tutte le squadre che, invece, al di là di qualche errore di troppo nella costruzione dal basso, sembrano meno avvezze alle disattenzioni individuali e di reparto che ultimamente hanno rovinato anche prestazioni ben al di sopra della sufficienza.