Vincenzo Spadafora lascia la carica di Ministro dello Sport e delle politiche giovanili
Con il mancato accordo per un terzo Governo guidato da Giuseppe Conte, il politico ha terminato la propria avventura. Per congedarsi, Spadafora ha rilasciato un appello in cui chiede che il lavoro svolto sino ad ora non vada perso. Di seguito il comunicato pubblicato su Facebook.
“Quando diciassette mesi fa ho giurato come ministro per le Politiche giovanili e lo Sport eravamo in un’altra era, in un momento completamente diverso da questo. Per molti anni avevo seguito le questioni relative ai diritti dell’infanzia e dei giovani, è sempre stato il centro del mio impegno. Non conoscevo invece il mondo dello sport, al quale mi sono avvicinato con curiosità, rispetto e attenzione. I primi mesi sono stati entusiasmanti, su entrambi i fronti. Ricordo la gioia di presenziare alla storica vittoria della Ferrari a Monza dopo nove anni, ad esempio. Poi, un anno fa, l’esplosione della pandemia, il lockdown, i sacrifici chiesti a tutti i cittadini. In questi mesi abbiamo lavorato moltissimo per dare sostegno a tutto il mondo dello sport, con i limiti del caso, sicuramente, ma facendo il massimo possibile. Il lavoro forse più delicato è stato quello di dare attuazione alla riforma dello Sport. Sono norme innovative che riguardano molti temi, a partire dal professionismo femminile, dalla possibilità per i paralimpici di entrare nei corpi civili e militari, e soprattutto diritti e tutele che diano finalmente la giusta dignità ai lavoratori dello sport”, le parole di Spadafora.