Il settore nevralgico fatica a prendere in mano la squadra e Liverani si sta sforzando a trovare la giusta quadratura tra i vari interpreti
Come scrive la Gazzetta di Parma nella zoppicante partenza del Parma in questa stagione il centrocampo ha spesso mostrato la corda nonostante sia il reparto più affollato della rosa. Se il modulo prescelto dovesse essere il 4-3-1-2, allora Liverani si troverebbe ancora nella posizione di dover identificare la figura del play e quella del trequartista. Vero che in questo ruolo ci sarebbe Brunetta, il quale, però, nelle sue prime tre apparizioni in maglia crociata ha mostrato le giocate migliori partendo dalla fascia sinistra e accentrandosi nel 4-3-2-1.
SOLUZIONI. Davanti alla difesa si sono alternati finora Hernani, Brugman e Cyprien ma nessuno dei tre ha convinto fino in fondo. Più indietro nelle gerarchie Scozzarella, che paga anche i frequenti stop e la poca continuità in termini di minutaggio. Come interni Kucka e Kurtic valgono certamente la categoria ma hanno pochi guizzi come hanno dimostrato le ultime scialbe prestazioni. Potrebbe tornare utile Grassi, spostato momentaneamente sulla fascia destra, e non bisogna dimenticare neppure i giovani Sohm e Nicolussi Caviglia che, alla luce della carta anagrafica, non possono essere caricati di eccessive responsabilità.
COMPITI SUDDIVISI. Bisognerà, dunque, trovare la combinazione giusta dei tre-quattro centrocampisti magari suddividendo i compiti. Ma è una necessità impellente da cui passa, inevitabilmente, la crescita del Parma.