L’attaccante degli estensi torna sulla partita dello scorso 8 marzo. “Era già in atto un’emergenza sanitaria, bisognava fermarsi prima”
L’attaccante della Spal, Sergio Floccari, che in passato ha indossato anche la maglia del Parma, torna in un’intervista a Fanpage.it sul controverso derby emiliano dello scorso 8 marzo, fermato a pochi minuti dal fischio d’inizio e poi giocato regolarmente in un clima surreale. “La situazione poteva e doveva essere gestita in un modo diverso. In quel momento era chiaro che ci fosse già in atto un’emergenza sanitaria. Il calcio è un veicolo importante a livello di immagine e anche solo per il messaggio mandato all’esterno si poteva fare meglio. Ci sono organi e istituzioni chiamati a decidere e noi facciamo quello che ci viene detto di fare, ma era evidente che si fosse arrivati al punto in cui bisognava fermarsi“.
PORTE CHIUSE. “Non mi piace vedere le partite senza tifosi allo stadio. Quella roba lì non è contorno, quello è il calcio. È una cosa surreale e a me non piace. Detto ciò, il momento è questo quindi si fa quello che si riesce“.
FUTURO. “Ora sto facendo un ritiro e mi conviene tirare lungo fino all’anno prossimo: fare una preparazione a maggio e poi smettere è da pazzi (ride, ndr). Al di là di questo, fin quando c’è la passione, ci si diverte e si riesce a restare competitivi, penso si debba continuare a giocare. Questo è il lavoro più bello del mondo e continuerò a farlo finché sarà possibile. Poi è chiaro che non decido solo io e bisognerà vedere se la mia volontà coinciderà con le idee della società. Ma questo lo capiremo insieme“.