Furioso il presidente Aulas che ha deciso di adire le vie legali: “Siamo sulla strada sbagliata, noi e il Psg svantaggiati in Champions”
Il presidente del Lione, Jean-Michel Aulas, continua la sua battaglia per far ripartire la Ligue 1 fermata definitivamente a causa dell’emergenza coronavirus. Il club francese, settimo e fuori dalle Coppe Europee, ha deciso di adire le vie legali per due ragioni. “Da una parte chiediamo di esaminare la possibile ripresa delle attività, visto che la decisione del ministro dello Sport è basata su una data, quella del 3 agosto, che non è mai stata fatta dalla Uefa. Dall’altra, con una seconda azione legale, mettiamo in discussione le modalità utilizzate per fermare il campionato e il metodo di calcolo della classifica finale“.
SVANTAGGIATI. “Adattando i nostri metodi avremmo probabilmente concluso il campionato. Siamo sulla strada sbagliata, ma forse non è troppo tardi per provare a immaginare, alla luce di quello che sta accadendo in tutta Europa, qualcosa che sia politicamente coerente: avremmo tempo fino al termine di agosto, anche inizio settembre per completare la stagione. Ad oggi l’Uefa ha confermato la finale di Champions ad agosto. E se in tutti gli altri Paesi si giocasse nei mesi di giugno e luglio, squadre come Psg e Lione sarebbero svantaggiate“.