L’ex difensore del Parma racconta a Sky Sport curiosi aneddoti sulla sua esperienza in gialloblù. “Scala un maestro, eravamo una famiglia”
L’ex difensore di Parma e Nazionale, Fabio Cannavaro, campione del mondo e Pallone d’Oro nel 2006, ha parlato a Casa Sky Sport della sua esperienza in gialloblù, cominciata nell’estate del ’95 sotto la guida di Nevio Scala. “Arrivai molto giovane, si giocava per vincere e c’erano giocatori forti. Il mister mi ha sempre colpito per i valori umani. Era allenatore e maestro. Una persona speciale che ha reso il Parma grande“.
ASPRILLA E LE MULTE. “Avevamo lo spogliatoio all’interno dello stadio Tardini. Minotti, che era il nostro capitano, a fine settimana da persona precisa quale era si segnava tutte le multe che ciascuno di noi doveva pagare. Le elencava. Io 100 mila lire, un mio compagno 200 e così via. Poi arrivava il turno di Asprilla, che doveva pagare 3 milioni! Allora lui si alzò e, con tutta calma, mangiò il fogliettino sul quale erano state scritte le cifre“.
ESORDIO DI BUFFON. “Che fortuna vederlo agli inizi. Era imbarazzante perché aveva quel pizzico di pazzia in più che lo rendeva diverso. Poi negli anni è diventato più tecnico e di posizione, ma le uscite che fece con il Milan all’esordio furono impressionanti“.
COME UNA FAMIGLIA. “Quel Parma aveva giocatori straordinari, c’era una famiglia. Un gruppo fantastico“.